PARTORITO UN TOPOLINO
La stampa locale ha divulgato l'avviso pubblico per il riavvio del procedimento di VIA (valutazione di impatto ambientale) per una nuova discarica di servizio della società Caffaro srl. Sorprendentemente c'è da considerare che a novembre 2015 era già stato avviato detto procedimento, poi interrotto.
Dall'Amministrazione Straordinaria Caffaro, in carica ormai quasi da sette anni, ci si sarebbe aspettati l'annuncio di un insediamento industriale o l'annuncio che per almeno un'area si era conclusa la transazione ambientale, restituendola agli usi legittimi, propedeutica a ogni possibile insediamento all'interno del sito inquinato nazionale.
Invece il Commissario Straordinario, annuncia che verrà realizzata una nuova discarica all'interno del sito aziendale nel quale ce ne sono già ben sette per rifiuti pericolosi e non in parte sotto sequestro giudiziale nonché oggetto di infrazione comunitaria per non essere norma, come previsto dalla relativa Direttiva Comunitaria.
A questo punto c'è da chiedersi perché realizzare una nuova discarica letta la generica enunciazione dell'avviso che non specifica nemmeno che tipo di rifiuti saranno depositati? Ciò accade forse perché ci sono problemi nella gestione dei rifiuti o delle bonifiche all'interno dello stabilimento (diversamente, non si comprende perché solo oggi nasca questa necessità)? O forse la discarica in previsione vuole risolvere il problema di quelle esistenti liberando così alcune aree industriali oggi inutilizzabili? Come interessante sarebbe conoscere quale cubatura avrà l'impianto e chi lo gestirà?
E ora, 'è da augurarsi che non si debba aspettare altri sette anni per realizzare il primo intervento di risanamento ambientale nell'area, lo stesso tempo trascorso dalla conclusione del procedimento giudiziario della procura udinese che colpì al tempo i vertici della Caffaro anche per "inquinamento del suolo" e "omessa bonifica".
Purtroppo, com'è noto, il tempo mangia le ore e intanto in materia di rifiuti sono stati approvati: "il piano di azione dell'Unione Europea per l'economia circolare" e a livello nazionale "il programma per la prevenzione dei rifiuti". Ma qui nei SIN Caffaro, ancora nulla accade!
Addì, 28 febbraio 2016