Dopo più di quattro anni dalla visita precedente un rinvio di quattro settimane è poca cosa. Anzi potrebbe essere meglio perché la realtà di quel sito è in continuo divenire purtroppo solo per i diversi problemi ambientali e di carattere amministrativo connesso che riguardano l’Amministrazione Straordinaria Caffaro di Torviscosa, dentro e fuori del sito inquinato nazionale; lì sono diversi gli attori pubblici statali e regionali che hanno responsabilità amministrativa diretta, di natura ambientale e sanitaria che val la pena di ricordare (macro aree 1-11, escluse 6 e 7); Ministero dell’ambiente con l’ISPRA; Ministero della salute con ISS; Direzione centrale Ambiente con ARPA FVG; Direzione centrale salute con ASS5.
Per la macro area7 restituita agli usi legittimi sono venute meno le responsabilità ambientali e sanitarie dello Stato; esse ricadono rispettivamente sulla Provincia, assessorato all’ambiente, e sul sindaco.
Sono dieci quindi le Amministrazioni che a vario titolo operano da tempo sull’area (la Provincia dal settembre 2011). Questi attori avranno certamente molte cose da raccontare sul loro impegno e, in particolare, sui risultati raggiunti riguardo lo stato dell’ambiente e della salute dell’area in esterno allo stabilimento, circa 2.000.000 mq nel titolo di proprietà della Amministrazione Straordinaria Caffaro (escluso il cantiere della macro area7).
Quale il risultato complessivo? Non proprio un ben risultato, anzi!!!!
Cosa ci auguriamo che accada ora? Che contrariamente a quanto avvenuto allora nella visita della medesima Commissione nel 2012, dove rilasciarono dichiarazioni in tanti (tante tante parole e pochi pochi fatti), ma anche contrariamente a quando capita che il Commissario Caffaro illustri la sua attività con esposizione sostanzialmente di tipo qualitativo (di facile verifica in internet le affermazioni riportate nella bozza di verbale del 17 giugno 2015 alla Commissione medesima, con qualche battuta, anche di cattivo gusto come quella sull’Alzheimer riguardo qualche amnesia) è opportuno che nelle sue audizioni la Commissione Interparlamentare senta tutti gli attori su indicati; chieda loro di accompagnare l’audizione con un rapporto scritto che illustri, anche con l’utilizzo di fotografie, di tabelle, con valori numerici, di riferimento e confronto, e di sopralluogo se non di analisi, il compendio di quanto svolto, anche con riguardo ai tempi di durata.
Il quadro risulterà così sicuramente più documentato, più esauriente e quindi più oggettivo anche ai Commissari, che di tale Commissione non facevano parte nella composizione precedente e che quindi hanno la esigenza di conoscere approfonditamente la situazione al fine di meglio corrispondere alla loro funzione.
Al lettore attent non sfuggirà come ancora oggi l’inquinamento del SIN di Torviscosa sia “faraonico” (oltre 2.000.000 di mq vincolati al riguardo). Non per niente il Ministro CLINI pur “incline” alle deperimetrazioni dei SIN, dell’area CAFFARO di Torviscosa deperimetrò nel 2013 solo la macro area7 restituita agli usi legittimi per le attività del Commissario delegato all’emergenza Laguna di Grado e Marano. Ma c’è da chiedersi allora perché a distanza di oltre tre anni il Commissario Caffaro non ha ancora realizzati i suoi “taumaturgici progetti”? Se ci saranno state omissioni lo sapremo presto quando si leggeranno i verbali della Commissione Interparlamentare.
Da ultimo la Commissione avrà anche modo di verificare lo stato autorizzativo dello scarico di acque reflue industriali, soggette a depurazione, oggetto di un lungo contenzioso legale tra CAFC (Consorzio Acquedotto Friuli Centrale) e Amministrazione Straordinaria Caffaro (recentemente soccombente anche davanti al Consiglio di Stato), riguardo gli oneri da compensare all’amministrazione consortile (600.000 euro); in merito alla gestione della Amministrazione Straordinaria la Commissione Interparlamentare farebbe bene anche a verificare lo stato di solvenza nei confronti di altre pubbliche amministrazioni e dei creditori come di altri eventuali contenziosi aperti in merito.
Dopo il rito del Ministro dell’Ambiente che periodicamente fa visita al SIN di Torviscosa non vorremmo che così cominciasse a fare la Commissione Interparlamentare: quattro anni sono già stati troppi è ora di tirare una riga!!!
addì, 24 maggio 2016