LE LACRIME DELLA SERRACCHIANI
Le lacrime fanno sempre effetto e pare che la Serracchiani sia riuscita ad avere quanto sperava e voleva. Ma, c'è sempre un ma che non tradisce mai la verità. Debora Serracchiani ha sempre sbalordito per il suo modo arrogante, prepotente e convulsivo di fare politica, lasciando comunque trasparire opportunismo e determinazione nel voler emergere sempre e comunque. Per i suoi precedenti, quelle lacrime, farebbero più pensare alla rabbia di aver perso che al dolore di essere incompresa.
È difficile dimenticare, anche perché è solo di ieri e cioè prima del 4 dicembre, il modo in cui trattava tutto e tutti con supponenza, senza concedere replica, proclamando solo lo scegliere la strada ed il percorso della giustizia comune. Giustizia alla quale lei sembra poco adattarsi, abituata com'è ai privilegi. La sua scalata politica ne è la prova: arrivata all'improvviso nella scena politica ha saltato con non curanza e prepotenza tutte le tappe, sgomitando e facendosi strada senza preoccuparsi di ciò che calpestava e lasciava alle spalle.
Neanche ora dopo la sconfitta del referendum è capace di fare un esame del suo agire ma mostra lacrime d'incomprensione. Ancora una volta sceglie la strada più facile: quella dell'umanità! Ben consapevole che l'umanità fa parte delle persone corrette, umili e con un senso di giustizia che supera ogni presunzione e ogni giudizio. Sembra ancora una volta usare i sentimenti sinceri delle persone per continuare a far emergere se stessa. E questo è quel che emerge dalle sue affermazioni nel suo post di Facebook.
Vorrei ricordare alla Serracchiani che di fronte alle sconfitte è buon costume cercare le motivazioni ed è opportuno prima di incolpare altri, fare autocritica personale. Lei neanche in questa occasione è stata ed è capace di farlo mettendo in evidenza sempre la sua perfezione di fronte alla ingratitudine degli altri. Speriamo che abituata a volare così in alto, ogni tanto sappia mettere i piedi per terra e impari, almeno per una volta, a camminare tra la gente per capire dove sta la vera sofferenza, dove stanno i veri problemi e dove il sentimento di umanità è sincero.
Addì, 16 dicembre 2016