SERRACCHIANI IRRICEVIBILE
A volte un avviso di garanzia nel nostro Paese equivale a una condanna a morte. Ma non è sempre così perché a volte i comportamenti della politica variano a seconda dell'opportunità o, meglio, dell'opportunismo del momento. Dipende molto da chi detiene lo scranno del potere e dal suo equilibrio valutativo. Nel premettere che una persona indagata deve essere sempre tutelata fino a prova contraria, ciò però non accade nel Pd.
Sull'argomento, negli ultimi anni, ha assunto determinazioni a volte diametralmente opposte. Agli indagati veniva persino interdetta la partecipazione alle primarie piddine come accaduto alle ultime elezioni politiche per la scelta dei candidati al parlamento; agli amministratori raggiunti da avvisi di garanzia veniva sospesa la loro funzione istituzionale come ha fatto Serracchiani nei confronti di due suoi assessori; come la Ministra allo Sviluppo economico Federica Guidi costretta a dimettersi dopo la pubblicazione di alcune intercettazione telefoniche tra lei e il suo compagno per la storia di un controverso impianto di estrazione petrolifera.
Invece ora con la vicenda Consip che vede indagato il Ministro Lotti di dimissioni non se ne parla. Bene, tutto questo rientra nella prerogativa degli indagati che devono essere considerati persone sacre da rispettare e salvaguardare.
Ma non sempre è stato così. Anzi ancor oggi il pensiero di taluni esponenti di punta della politica italiana sulla questione la pensano diversamente ritenendo che non ci debba essere ombra alcuna che possa ledere l'immagine delle istituzioni. Così lo è stata e lo è ancora Serracchiani che anche recentemente ha sospeso la delega a un suo assessore per essere indagato. Ma ciò che non convince il comportamento “ondivago” della vice segretaria nazionale del pd, è il silenzio che in questi giorni l'avvolge. Non una parola sul Ministro Lotti.
Eppure non ha mai lesinato con sue affermazioni di condanna nei confronti degli indagati, invitandoli a fare un passo indietro fino a quando la magistratura non avesse fatto chiarezza. E allora oggi come giustifica il suo agire irricevibile? Perché se ne sta zitta, zitta? Lo fa per riposizionarsi in attesa del dopo Renzi così come ha sempre fatto nel passato? Pare proprio che sia questo il motivo del suo silenzio!
Addì, 07 marzo 2017