CHE LA POLITICA SI SVEGLI
Siamo ormai alla vigilia delle elezioni regionali. Si dovrebbe sentire un certo fermento ma, ahimè, al momento sta prevalendo il torpore. Non si capisce se ciò sia dovuto alla confusione che regna nell'attuale scenario politico o se, invece, sia dovuto a una incapacità della classe dirigente di leggere il futuro, anche quello più immediato.
Nel centro sinistra regionale atteso che la Presidente dovrebbe andarsene, le incognite sono legate a quello che ne sarà del Pd in vista dell'esito congressuale. Le prime risultanze in Friuli Venezia Giulia che danno Renzi al 60%, fanno intuire che dopo l'estate ci sarà sicuramente una ulteriore implosione tale da rendere ancora più incerta l'attuale situazione. Prevarranno le logiche del nuovo pdr (partito di Renzi) o quelle degli scissionisti che condizioneranno indubbiamente candidature e alleanze?
Ciò non toglie che neanche nel centro destra si navighi in buone acque. D'altro canto si passa dalle ambizioni di rivincita di uno spento Renzo Tondo a quelle di personaggi che finora non hanno dato grande riscontro in termini politici e amministrativi. Uno tra tutti il leghista Massimiliano Fedriga che non a caso, probabilmente a dispetto di tutti, cercherà di tenersi stretto, stretto il suo seggio parlamentare.
In questo panorama verrebbe quasi da dire che potrebbe trarne vantaggio il movimento 5Stelle che però, nella nostra Regione, non pare avere né radicamento né tanto meno figure da spendere.
È un quadro quello che emerge, quindi, assai desolante alla luce di una situazione economica che non è certo delle migliori e che necessita anche nella nostra Regione Fvg di una politica che sappia governare, mettendo da parte ambizioni personali, beghe di partito e facili populismi.
È necessario, pertanto, un risveglio generale di chi ha realmente a cuore l'interesse di questa Regione con proposte credibili che finora non sono emerse. Svegliatevi!
03 marzo 2017