I N C O M P E T E N T I
L'incompetenza produce pessime leggi. Guardo sbalordito a quanto accade nel Parlamento nazionale. Le più disparate norme di legge che i deputati approvano sono inconcludenti a volte incomprensibili, quasi non si contano più.
In questi ultimissimi giorni ha suscitato tanto clamore quella sulla legittima difesa. Poi ce ne sono altre ancora che rimangono bloccate, come quella dei lavori pubblici necessaria per sbloccare e realizzare molte opere per lo sviluppo del Paese.
Insomma siamo di fronte a una ridda unica nel suo genere della storia della Repubblica italiana.
Non si è mai visto un modo così superficiale e confusionario di fare leggi. Tutto questo denota l'assoluta incompetenza dell'attuale classe dirigente frutto della mancanza di formazione politica adeguata. Infatti, spariti i partiti tradizionali della prima Repubblica, non c'è più stata alcuna selezione e nessuna formazione della classe dirigente. Il nuovo corso della politica ha generato un sistema che fino ad oggi ha dimostrato improvvisazione accompagnata da una dose di presunzione che non produce risultati soddisfacenti.
La situazione è molto preoccupante, quotidianamente le condizioni della società peggiorano per mancanza di un disegno politico che sappia rimodellarla. Anche per le problematiche meno complicate non vengono prospettate soluzioni perché mancano capacità, ponderazione e buon senso. Andando avanti di questo passo è evidente che in prospettiva peggioreranno le condizioni economiche, sociali e culturali.
Non è facile recuperare quanto in questi anni è stato deteriorato o peggio distrutto. Ora è necessaria una svolta per un nuovo corso da attuare però con persone capaci, serie e costruttive. Si cominci subito approvando una legge elettorale, come più volte rappresentato dal Presidente della Repubblica, che si armonizzi con due rami del Parlamento, con candidati scelti dai cittadini e non nominati come fino ad ora è successo e capace di assicurare stabilità di governo al Paese.
05 maggio 2017