CAFFARO: OTTO ANNI DOPO
L’amministrazione Straordinaria Caffaro è giunta ormai a otto anni di attività. Pochi “i fatti” da parte del Commissario Straordinario Caffaro che amministra una zona industriale individuata come Sito Inquinato Nazionale, vincolata per una superficie di circa 2.000.000 di mq.
In sintesi essi sono così riassumibili:
- non una delle 11 macroaree Caffaro è stata restituita agli usi legittimi (la macraorea7 è stata l’unica area svincolata del comparto produttivo, ormai nel lontano 2011 grazie all’attività del Commissario delegato alla Laguna e dell’ARPAFVG) e conseguentemente nessuna nuova realtà industriale si è insediata dal 2009;
- sono stati numerosi invece i procedimenti giudiziarii con contenziosi aperti nel tempo con CAFC, ARPAFVG, COMUNE, Dipendenti Caffaro……, di cui non sono noti i costi, come non sono noti i costi della stessa struttura commissariale.
Non è ancora stata nemmeno licenziata la relativa relazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta che è attesa ormai da oltre un anno; per ora sono state prodotte solo numerose audizioni. Poco hanno fatto anche le amministrazioni del Ministero dell’Ambiente e della Regione FVG che non sono riuscite a mettere in moto gli interventi di risanamento ambientale, di cui si è in attesa ormai da molti anni, riguardanti le aree sequestrate, della produzione sodacloro e delle numerose discariche.
Come si possono giustificare anni e anni di ritardo nell’espletamento di decisioni formalizzate in sede di Conferenze di Servizi Decisorie? Intanto è stato pubblicato il decreto che rinomina il SIN come SIN Caffaro di Torviscosa, a conferma del grave inquinamento della zona industriale di interesse regionale di TORVISCOSA e, come volevasi dimostrare, il 17 maggio è stato formalizzato il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia europea nell’ambito della procedura di infrazione per qualche decina di discariche, tra cui anche la discarica Caffaro in località VALLETTA a Torviscosa, sita all’interno del sito di interesse comunitario della Laguna di Grado e Marano.
Per questo desolante quadretto ambientale intanto non si stracciano le vesti né l’amministrazione comunale di Torviscosa che è al governo da otto anni, né le associazioni ambientaliste.
Sentiremo quali novità (o quali scuse) saranno dichiarate dai “responsabili” a vario titolo nelle audizioni che il Consiglio Regionale sta predisponendo al riguardo in sede di Commissione Ambiente e Sanità per le prossime settimane. E, forse avremo anche qualche indicazioni sul perché del “fallimento” della gestione del Commissario Caffaro verso quel rilancio dell’attività industriale tante volte annunciato dalla Presidente della Regione Fvg ma che è sempre rimasto sulla carta.