UN BEL GUAZZABUGLIO
Dopo le sonore batoste elettorali subite a raffica dal Pd in Regione, adesso si profila un'altra situazione incresciosa all'interno di quelle fila, in quanto si sposta il conflitto dal partito elettori ad aspiranti candidati alle regionali e al parlamento nel 2018.
Se fino a febbraio marzo nel partito democratico c'era una conflittualità interna dovuta alla presenza di chi oggi non c'è più, ora stanno crescendo nuove tensioni e tutte, ormai, registrabili all'interno del gruppo dirigente renziano, considerato che degli orlandiani in regione non si vede traccia.
Sul piano prettamente della contesa regionale appare aver prevalso un patto che per ora lascia le acque quiete: i pordenonesi e gli udinesi sembrano aver scelto di lasciare agli uni la via regionale e agli altri, l'appannaggio nazionale del Parlamento. Però qui si tratta di una piccola porzione di questi due territori in quanto non si sa cosa stia ribollendo per la restante parte dei renziani nelle ex provincie citate.
La cosa più infuocata sembra invece trovarsi nella Capitale della nostra Regione. Qui le cose sono molte più complesse e le tensioni si possono tagliare con il coltello! Dei parlamentari uscenti non si sa quale destino sia loro riservato perché Rosato dovrebbe farsi da parte in quanto da 15 anni in Parlamento e quindi per etica politica ma anche statutaria, dovrebbe abbandonare il campo senza avvalersi delle fastidiose deroghe.
Ma sarà così? Ci dobbiamo credere? E la disputa pre elettorale tra Francesco Russo e l'ex Sindaco Roberto Cosolini, che ripercussioni avrà oggi? Il primo cerca giustamente di ritornarci essendo alla prima legislatura, il secondo ambisce il posto.
E dove mettiamo il problema degli Sloveni che sempre hanno avuto garantito un seggio. I renziani non li garantiranno più?
In più c'è tutta la vicenda della candidatura alla Segretaria regionale del Pd e da quanto si vocifera, di galletti che vogliono competere ce ne sono tanti e, magari, con l'idea che il vincitore possa accaparrarsi un posto luminoso a Roma o a Trieste.In questo caso salgono pure le quotazione di qualche pretesa di alcuni goriziani.
Insomma un bel guazzabuglio. E la Serracchiani se gestirà questa partita politica come ha gestito la sanità e gli enti locali, ne vedremo delle belle!
Lì, 11 luglio 2017