CHI TROPPO VUOLE NULLA STRINGE
E voilà! La legge elettorale non passa. L’aula la respinge per mancanza dei voti necessari. La sconfitta della maggioranza di Serracchiani è dovuta a diversi fattori. Per ultimo citerei il voto contrario di Mauro Travanut di MdP articolo Uno che, però, ha cercato di salvare la preferenza di genere proponendo lo stralcio dell’articolo, ma la maggioranza sorda o confusa non l’ha accettata. E quindi addio al voto di preferenza alle donne. Per onor di cronaca il Consigliere Pustetto si è assentato al momento del voto ed Enzo Marsilio assente perché impegnato in una missione istituzionale. Nella realtà dei fatti il merito maggiore dell’affossamento della legge è della maggioranza di centro sinistra che non ha saputo o voluto mediare con l’opposizione creando una situazione di forte conflittualità col centro destra che non gli è rimasto altro da fare che votare contro. Eh sì, perché la legge elettorale deve essere d’interesse di gran parte delle forze politiche ivi compresa l’opposizione. Diversamente l’esito non può che essere essere negativo. Quindi anche in questo caso si sono verificati atteggiamenti sconclusionati che hanno frantumato la legge elettorale con conseguenze che potrebbero anche confutarne la validità. Poiché con l’abolizione delle provincie sono state cancellate anche le circoscrizioni dei tribunali e, quindi, il collegio di Tolmezzo di fatto non dovrebbe più esistere, sono probabili ricorsi che inficerebbero la validità delle elezioni regionali. Ma a questo problema si somma anche quello politico per l’esclusione di molti Sindaci dalla possibilità di candidarsi, fatta eccezione per quelli fino a tre mila abitanti. Poca cosa potrebbero dichiarare più di qualche pidini se non fosse per il fatto che qualche sindaco aveva avuto rassicurazione dalla stessa Presidente Serracchiani. È facile immaginare che le baruffe dentro il Pd presto esploderanno in modo dirompente e aumenteranno le perdite elettorali oramai all’ordine del giorno. Insomma un centro sinistra regionale in uno stato di confusione evidente, incapace di riprendersi per la mancanza di una guida intelligente, forte e capace di avere consenso al suo interno come accadrebbe per un leader che si rispetti!
Lì, 24 luglio 2017