ACCORDO CAPESTRO
Serracchiani presenta il nuovo accordo finanziario con il Governo nazionale come un qualcosa di straordinario. Afferma che con la riduzione dei decimini sulle entrare del bilancio regionale e con la modifica del riscosso al maturato, la Regione incamererà settanta milioni in più rispetto l'anno precedente. Ma, avendo modificato il quadro complessivo che porta i decimini al 59,1% anche con l'aggiunta di nuove imposte a noi sconosciute, potrebbe essere che non sia possibile garantire la copertura pure della spesa sanitaria per la quale ricordiamo che a suo tempo si ottennero 2 decimi di Irpef in più, 0,5 decimi di Ires e 2 decimi di Iva in più. Però ora, con la nuova normativa approvata dal Parlamento, tra l'altro senza un'adeguata informativa preventiva alla Giunta, al Consiglio regionale e al Consiglio delle autonomie locali, non è dato conoscere qual è la reale situazione afferente il quadro finanziario. Quadro ancor più incerto alla luce del rinnovo dell'accordo (Padoan-Serracchiani) con due Governi (nazionale e regionale), di fatto dimissionari.
C'è, di fatto, una reale opacità informativa sui contenuti dell'accordo che, tra l'altro, fatto gravissimo, è stato sottoposto all'attenzione della Regione solo a posteriori.
C'è stata da parte del Governo nazionale una prevaricazione bella e buona che ancora una volta ha calpestato l'autonomia regionale per fini puramente d'immagine di Serracchiani a conferma del notevole disinteresse che in questi anni ha manifestati nei confronti della Regione.
È fuorviante il paragone al Trentino Alto Adige. Infatti le quote di compartecipazione riconosciute all'autonomia trentina sono ben superiori al 59,1% assegnato al Fvg che ha ben . Infatti il Tentino il 90% delle entrate senza considerare la compartecipazione storica sull'Iva per l'importazione, che la nostra regione non ha mai avuto.
C'è quindi da preoccuparsi non solo per la vaghezza delle effettive poste di bilancio ma, specialmente, per la disinvoltura della Presidente.
Fatto sta che nuovamente le prerogative della Regione soccombono alle ambizioni politiche di chi non conosce il nostro territorio.
Quindi è evidente che il nuovo accordo imposto, ha peggiorato pure le criticità degli accordi precedenti di Tondo-Tremonti e Serracchiani-Padoan, con buona pace dell'autonomia e della specialità regionale. Infatti lo Stato si tutela dicendo che non ci sarà nessun onere a suo carico mentre nulla dice sulla Regione che, invece, potrebbe averne. Un accordo con il quale lo Stato ci ha messo un cappio al collo!
Lì, 16 dicembre 2017