LASCIA SOLO MACERIE
Siamo giunti al termine di una lunga stagione che ha visto la nostra Regione Fvg protagonista di una legislazione forte della sua specialità, attuando la sua autonomia nel rispetto delle altre regioni, senza mai venir meno alla capacità di valorizzare il suo territorio alla ricerca di soluzioni adatte ai bisogni delle comunità locali.
Per decenni si sono toccati con mano i buoni risultati raggiunti, grazie alla lungimiranza dei tanti amministratori della Regione che hanno contribuito a renderla punto di riferimento nel Paese. Leggi importanti, come quelle della ricostruzione e sviluppo a seguito del terremoto ma anche di molte altre calamità, sono state pietre miliari di una legislazione accorta che ha consentito il rilancio dell'economia, del sociale e della cultura. Tante altre normative hanno consentito un ordinato utilizzo del territorio sotto il profilo urbanistico con la nascita delle zone produttive di valenza nazionale, regionale e comunale che hanno portato produttività, lavoro e ricchezza alle genti del Fvg.
Ma è stata soprattutto la capacità di utilizzare bene le risorse finanziarie, un esempio fulgido di autonomia e dell'essere all'altezza del compito e cioè di amministrare e distribuire con attenzione e profitto i propri finanziamenti e con essi, quindi, l' aver saputo incrementare e sostenere i bisogni del comparto produttivo, dal settore industriale, della piccola e media impresa a quello dell'agricoltura; sono state fatte leggi meditate e soppesate, con cui si è dato un esempio di buona sanità e di protezione sociale consentendoci di dare quanto il meglio ai cittadini.
Ora però i tempi sono cambiati causa una politica che è fortemente deficitaria della capacità di pensare a una Regione che dia risposte adeguate ai nuovi bisogni della società attraverso riforme adeguate. Purtroppo non si può nascondere che la legislatura che volge verso il termine non ha saputo essere all'altezza della sfida che avrebbe dovuto affrontare e superare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: riforme impostate solo per mettere l'etichetta di “riforma” che hanno creato dissapori, critiche e forti contrarietà come per il caso delle autonomie locali e, più ancora, per le politiche sanitarie.
E ora, proprio alla fine della legislatura, il nuovo sistema di compartecipazione finanziaria voluto dalla Presidente del Fvg e portato avanti in silenzio nelle segrete stanze romane, ha dato luce ad una normativa che demolisce la nostra autonomia regionale. Non appena la finanziaria nazionale, che contiene la norma predetta e dalla quale nascerà l'accordo finanziario che sostituirà il precedente di Padoan-Serracchiani, entrerà in vigore, sarà ancor più evidente che rimarremo senza capacità di autogoverno. Eh sì, perché com'è noto, è la disponibilità finanziaria quella che consente di esercitare l'autonomia. Questa ultima azione del Governo regionale, non fa altro che peggiorare ulteriormente la situazione e così facendo la Presidente, ci lascia solo macerie!
Lì, 19 dicembre 2017