Medio Credito: guerra tra faide nel PDL!
Sulle vicende che coinvolgono il Medio Credito del FVG, non possiamo che esprimere forte preoccupazione per il comportamento tenuto dalla nostra Regione che, pur essendo azionista della società al 47%, sembra essere avulsa dalla partecipazione attiva alle scelte strategiche dell’istituto creditizio che, tra l’altro, si configura come indispensabile braccio operativo della Regione per molti settori come casa, commercio, artigianato, ecc..
Nulla si può sapere circa le volontà della giunta Tondo e della maggioranza relativamente in termini di prospettiva di sviluppo di Medio Credito. Infatti gli intendimenti manifestati dal centrodestra, con la finanziaria regionale del 2009, sono rimasti lettera morta.
Con una specifica norma di legge, Tondo avrebbe voluto vendere il 47% delle azioni in Medio Credito con l’idea di fare cassa.
Subito dopo, accortosi però che così facendo avrebbe procurato un grave danno ai cittadini e alle imprese, perché la gestione dei vari settori contributivi avrebbe potuto passare ad altro soggetto gestore, ci ripensa e blocca l'iniziativa. L'improvvisa prudenza di Tondo deriva anche dal fatto che con l’improvvida mossa di svendere Medio Credito con una norma di legge, il valore delle azioni sarebbe sceso di molto! Ora, si tratta di capire come Tondo ed il centrodesta intendano affrontare la questione riguardante l’aumento di capitale richiesto dalla Banca d’Italia se è sua intenzione aumentare la partecipazione della Regione al 51% al fine di garantire il mantenimento della gestione contributiva per il comparto economico e irrobustire Medio Credito nello scenario degli istituti bancari.
Noi riteniamo che il tempo per sciogliere le indecisioni del governo regionale sia ormai scaduto: la situazione è ormai già in parte compromessa proprio in virtù della confusione che oggi regna nel centrodestra.
La norma che consente la vendita di Medio Credito non è ancora stata cancellata senza che Tondo vi abbia dato una seppur minima spiegazione.
Ma quello che risulta ancor più incomprensibile è che dell’argomento Tondo non parla, fingendo che tutto funzioni a meraviglia!
Non vorremmo che questo silenzio fosse imputabile alla lotta di potere tutta interna al PDL cosa che non porterebbe alla necessaria e indispensabile serenità istituzionale e organizzativa di Medio Credito FVG.
Trieste, 12 maggio 2011