CI ASPETTA LO SCHEMA TEDESCO
Sono contento perché oggi, su decisione del Tribunale di Roma nell'ambito del processo sugli appalti del G8, Guido Bertolaso, già capo del dipartimento della Protezione Civile Nazionale, è stato assolto dalla grave accusa di associazione a delinquere “perché il fatto non sussiste”.
Anche lui ha dovuto aspettare otto anni per l'agognata sentenza.
Con Guido Bertolaso ho collaborato quando ricoprivo il ruolo di coordinatore nazionale della Protezione Civile e nella gestione delle emergenze per la ricostruzione delle aree colpite da avversità naturali in Fvg. In particolare per l'alluvione del 2003 che colpì drammaticamente la Val Canale e il Canal del Ferro. In Bertolaso, oltre che riconoscerne le notevoli doti umane, ho apprezzato la sua grande professionalità e capacità organizzative nell'affrontare le emergenze del territorio nazionale e della nostra Regione.
Un uomo le cui straordinarie capacità gli hanno riconosciuto la massima stima e considerazione da parte degli amministratori locali e regionali. Sempre pronto a dare un importante contributo di esperienza, saggezza e di professionalità con rara generosità nell'interesse esclusivo delle genti e delle istituzioni.
Sarebbero molti gli esempi da fare per sottolineare la prontezza di Bertolaso a scendere in campo per risolvere innumerevoli problematiche connesse ai tanti disastri accaduti. Basti sapere che per quanto mi riguarda, la comunità regionale del Fvg è fiera di essere stata al fianco di un uomo che ha sempre fatto il suo dovere con una passione che raramente si incontra.
Purtroppo “la malasorte” ha toccato pure lui in un momento storico in cui molti valenti dirigenti dello Stato e non solo, raggiunti da avvisi di garanzia, sono stati costretti a mettersi da parte in attesa di un giudizio. Sono troppi gli anni intercorsi (otto) per conoscere l'esito di una sentenza che nel mentre ha provocato danni d'immagine, biologici e psicologici impagabili. Ma, rimane la certezza in lui e in molte altre persone come il sottoscritto, che hanno patito ingiustamente la gogna mediatica per un processo troppo lungo, di aver operato con correttezza e onesta nell'interesse delle comunità tutte.
Queste assoluzioni, aprono alla possibilità di riprovare a dare un contributo alle istituzioni perché la conoscenza e l'esperienza non vadano perse ma possano essere ancora condivise e messe a disposizione del bene comune.
Lì, 08 febbraio 2018