Tutto quello che resta del Pd si sta impegnando, in tutti i modi, per riuscire a ricomporre una forza politica che si sta sgretolando.
È stato imposto persino ai Ministri non eletti a candidarsi per recepire maggiore attenzione e più voti.
Tutti sperano e promuovono altamente la candidatura di Paolo Gentiloni a premier.
Si è scomodato Romano Prodi prima e, non ultimo, il Presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano ma certamente, prima della fine, qualche altro sponsor non mancherà a presentarlo come premier ideale per la nuova legislatura.
Solo Matteo Renzi tace, solo Renzi non condivide, solo Renzi punta a far valere e a far confermare la sua idea di segretario Pd anche candidato premier.
In questo caso il rischio per il Pd è alto, anzi il rischio per il Pd di perdere consensi è alto e aumenta. E, pare che gli stessi renziani continuano a sperare che Renzi faccia un passo indietro ma, da autentico “toscanaccio”, Renzi persevera, persiste e non rinuncia nel suo intento.
Di fatto presenzia sempre e ovunque, va in ogni dove e si adegua a tutte le opportunità che in qualche modo possano fargli sperare di piacere per farsi votare.
Ma, pare, che il consenso nella sua persona continui a perdere quota. E, certamente, non bastano tutte le notizie che in questi giorni stanno uscendo per affermare risultati eclatanti di un governo che ormai è finito, ma a cui non si può riconoscerne nessuna gloria e nessun successo se non il frantumarsi della sinistra che sta raccogliendo i propri cocci in tanti mucchietti che, difficilmente, si potranno ricomporre.
Mai in nessuna campagna elettorale si sono sentite tante parole e riconoscimenti di meriti del governo che lascia, dove non si intravvede un programma certo di continuità e di prospettiva futura per tutte le problematiche irrisolte che restano in campo.
Come se ci fosse ancora chi crede nelle favole e nelle magie di una ipotetica bacchetta magica.
Ora, Renzi può tentare solo di fare l'incantatore di serpenti ….....
C'è da augurarsi che il cittadino elettore vada a votare dimostrando di saper scegliere a chi ancora riconoscere un po' di credibilità.
Lì, 23 febbraio 2018