TEMPI SILENZIOSI
Per solito ottobre è un mese che offre squisite pagine alla politica. In ballo ci sono le programmazioni per l’anno dopo e tutti a tirare il mondo dalla propria parte. Tensioni a non finire. Chi vuole abbassare astronomicamente le tasse e chi cerca di giustificarne un eventuale aumento millimetrico. Il gioco è sempre quello, ma gli effetti sono concreti e ciascuno li misurerà sulla propria pelle, l’anno dopo.
Quest’anno, ma stranamente, i fuochi sembrano meno intensi, come se la sbornia, la vera sbornia, fosse già stata consumata in precedenza. Tale è stato il pandemonio agostano che il corpo politico sembra in questo periodo risentirne in forme quasi preoccupanti. Le trombe squillano di meno. Ciascuno sta nel proprio fazzoletto verbale. Nessuno che azzardi passaggi funambolici.
Insomma, un autunno in totale sordina. Normalizzato dai 5Stelle che vanno via via modificando i propri connotati e, come si osserva, ormai sono indirizzati a costituirsi come un qualsiasi altro partito; Renzi, che lancia in pasto ai suoi accoliti la possibilità di scegliere uno dei tre simboli possibili che li rappresenti e che io, francamente, giudico piuttosto spenti e raffazzonati; Salvini che resta impigliato nel solito disco; Zingaretti che si scopre traghettatore del suo popolo verso l’alleanza universale con i 5Stelle; la Meloni a corto di argomenti e, infine, Berlusconi che, tutto sommato, di tutti questi è quello che se la passa meglio: attende che il fiato dei giovincelli si faccia corto e corto si sta facendo.
La manovra economica non presenterà punte significative. Scende lo stile del Governo Giallo/Rosso e mostrerà una livrea dai colori mediocri, senza alcun potere attrattivo. Direte, meglio così?
Preferibile un periodo meno chiassoso? Insomma, all’insegna di una tranquillità che forse un po’ ci meritiamo, dopo una sequenza di nubifragi verbali, propositivi, avventuristici, estremisti che le ultime stagioni ci hanno offerto.
A dire il vero, meglio così. Troppa confusione nel mondo. Da Trumph alla Turchia, da Putin alla Brexit. E non parliamo di tutto quello che comporta sulla scena mondiale la presenza della Cina. Se a casa nostra si sta un po’ in un clima di tranquillità, non è poi tanto male, vero? Bisogna pur tranquillizzarci l’animo e irrobustire le forze e le resistenze per tempi che possiamo immaginare non proprio privi di pericoli, in cui saper gestire al meglio la quiete accumulata può esserci molto utile.
Ottobre 13, 2019