Affilano i coltelli. Portati all’eccesso. Non intendono ragione e vogliono chiudere la partita. Le intenzioni sono ormai palesi, non hanno nemmeno il buon senso di mascherarle.
Si sa che stasera l’intenzione è di abbassare definitivamente il sipario. L’idea dell’assessore regionale è di mettere fuori campo senza alcun appello il vecchio senatore Saro. Si stanno contando. Peggio di così per una piccola formazione non poteva andare.
Ma si sa, Napoleone per diventare imperatore ha sgominato ogni resistenza e poi si è autoproclamato Imperatore dello Stato francese. In altre parole, perché i proclami dell’assessore giungessero ad attuazione, vale a dire assurgere alla figura del Macron del Friuli Venezia Giulia, non poteva risparmiare le vittime sacrificale della sua impresa politica. A farne le spese, per questo trionfale cammino, sarà l’uomo di Martignacco.
Sacrificio indispensabile per l’ascesa del nuovo virgulto nostrano. Giungerà stasera a riempire la coppa di champagne, dopo aver decapitato la vecchia volpe della politica socialista? Sarà una coppa alzata al brindisi tra i suoi congiurati a porre fine al lungo cammino dell’indomabile Ferruccio Saro?
Non ditemi che, come capita a me, non siete anche voi in calda trepidazione, per sapere quale destino capiterà alla nostra Regione Fvg. Perché si sa non basterà avere sul vassoio la testa del suo confratello, se il fine è raggiungere la vetta del Francese, sarà in dispensabile assaltare alla salute politica dell’attuale governatore.
Quindi, teniamoci tutti stretti, i terremoti più grossi avranno inizio da questa sera e da domani, se la congiura dell’assessore avrà raggiunto il suo primo scopo, attendiamoci il fatidico superamento del Rubicone regionale - il Timavo - perché il destriero dell’uomo di Palazzolo, varcherà il fiumiciattolo per porre le sue insegne in piazza Unità.
Non voglio nascondere la mia simpatia per i giovani virgulti. Sono pur questi quelli che fanno lievitare la storia. Altrimenti, in mancanza di costoro, saremmo costretti a subire la noia del presente.
Voi capite quanto io stia dalla parte dei fantasiosi e perché tributi a costoro il gran vantaggio di ricordarmi le belle letture infantili: le imprese di Paperino e i tormenti di Gamba di Legno.
Ecco, credo che la misura di quelle velleità si possa rintracciare nei fumetti che arricchivano i nostri occhi infantili. Siamo giunti a questo ridicole condizioni e, intanto, su tutti i fronti sembra, anche da noi, albeggiare un triste grigiore.
Novembre 25, 2019