ESERCIZI ESTIVI
L’esercizio è semplice. Si prende la condizione di partenza e si vede lo scostamento rispetto allo stato attuale. L’inizio è rappresentato dalle elezioni regionali 2018. La realtà odierna e la sua sfasatura rispetto ai pali di partenza. Se voi fate attenzione la differenza è piuttosto sensibile.
Non tanto nel campo dell’opposizione che avendo perso, ha cercato di mettersi i cerotti sopra le ferite; quanto nel campo della maggioranza: l’abbondanza può creare dissapori, fa fiorire stupide ambizioni e produce notevoli scostamenti.
Fatto salvo che l’unico partito granitico della maggioranza è la Lega, tutto il resto, sin dall’inizio, ha svelato notevoli inconsistenze. Il terreno più scivoloso si è rilevato quello di Progetto Fvg. È li che serpeggia la divaricazione. Voi direte che nel microbico, la cosa conta poco. Non è vero. Soprattutto in questi tempi di corona virus.
Sono proprio quelle divergenze a testimoniare smottamenti che domani saranno particolarmente avvertiti.
Proiettiamoci adesso, per puro diletto immaginativo alle elezioni del 2023. Se in due anni, qualcosa di sostanziale è capitato, figuratevi, che cosa mai si presenterà davanti i nostri occhi tra tre anni. Quelli che oggi navigano tranquilli, lo fanno perché inacidiscono la loro esistenza nel tempo che è dato loro attraversare, ma domani quello stato mentale sarà, con altissima probabilità, venuto meno.
Quello scostamento registrato sulla zattera di Progetto Fvg porta già in seno gli eventi che accadranno da qui alla fine. All’interno di tutta questa cornice, si dovrebbe prendere anche in considerazione l’inconsistenza di tutti, ripeto di tutti, i contenitori politici. E questo fortifica ulteriormente ogni processo di possibili deflagrazioni delle parti oggi in commedia.
Faccio la previsione che chi oggi sta in maggioranza domani si troverà dall’altra parte; chi sta all’opposizione avrà qualche posto in paradiso; qualcuno dell’attuale maggioranza, non escludo venga ospitato al purgatorio; e la fantasia potrebbe ulteriormente sbizzarrirsi e comunque la realtà, in ogni i caso, la sovrasterebbe.
Conclusione: prepariamoci a gustare divertenti copioni teatrali; però, con l’amarezza che questi incontrollati frastuoni politici non saranno sicuramente benevoli nei riguardi della gestione della cosa pubblica.
Agosto 09, 2020