Ci sarà ancora tanto da fare. Siamo ancora alle schermaglie iniziali. Matteo Renzi dimostra una riottosità che prolunga la fase di studio e di progettazione. il Recovery Fund ha ricevuto il lasciapassare. Da una settimana la notizia è certa. Ciò che invece traballa è la condizione di definizione del Recovery Plan. L'idea di Giuseppe Conte è sotto scacco. Renzi ha rinviato, come una volpe sciancata, l'incontro. Ma ormai siamo al dunque. II gioco è alle strette finali e, come sempre capita, la furbizia ha le gambe corte.
Comunque sia, quell'ingente massa di denaro, giungerà nelle nostre casse. Certo, in tempi dilazionati. Diciamo, cinque anni. Cominceranno a scivolare da noi nella metà del prossimo anno.
Il vero problema è come sistemare questa ricchezza. Quali strade percorrere. Che indirizzi di spesa si terranno presenti. Secondo quali forme e modalità.
È ormai accertato che una percentuale dei finanziamenti europei, passeranno anche sui banchi dei governi regionali. Ciascuna regione, autonomamente, dovrà predisporre piani d’investimenti e di spesa per questo salutare e benevolo evento economico.
Non è certo prematuro. Avere le idee chiare su quali vie muovere i finanziamenti, nel nostro territorio, perché irrobustire questo genere di idee, è fondamentale per spendere al meglio il vantaggio che rallegrerà le politiche della nostra Regione Fvg.
Se posso dare qualche suggerimento, sapendo che molti altri staranno maturando, dico che al posto loro, premerei due settori:
a) il grosso della cifra l'impiegherei nel comparto dell'utilizzo dell'energia pulita; dai luoghi di produzione, fino all'utilizzo dell'energia delle singole abitazioni. Non serve che qui io ramifichi l'intero piano. Lancio solo l'idea;
b) la seconda trance la offrirei ad un piano ampio d'intervento sulla manutenzione straordinaria di tutte le infrastrutture pubbliche. Anche in questo caso vi risparmio una dettagliata relazione sul caso. Tutti siete nella condizione di orientare la vostra conoscenza e le vostre competenze nell'individuazione di tutti i segmenti di cui sopra.
Ora, non pretendo che si rigorizzi questa proposta. Non sono così sfacciato. So per certo che altri lanceranno idee magari più interessanti. E ciò va bene. L’importante è che si arrivi all'appuntamento con una consapevolezza del che fare, matura e sicura di se.
Meglio cominciare in tempo che trovarsi in tutta fretta a rincorrere il tempo, come sovente è capitato di vedere.
Dicembre 16, 2020