Tondo in mezzo al guado!
Già dall’inizio della legislatura era evidente che la crisi economica internazionale non avrebbe risparmiato neanche il ricco e opulento nord-est e tantomeno la nostra Regione. Abbiamo Ripetutamente sollecitato il Presidente Tondo ad aggredire il problema approntando riforme strutturali per abbattere la burocrazia, sostenere imprese e aziende meritevoli e, specialmente, realizzare un sistema di protezione sociale adeguato ai bisogni dei cittadini e alle nuove povertà emergenti. Riconosciamo che qualche nostra proposta è stata oggetto di attenzione come l’approvazione della legge sull’anticrisi a favore dell’economia regionale. Troppo poco per affrontare la grave crisi incombente e sul cui termine nulla è dato sapere! Addirittura, la scarsa operatività del governo Tondo non ha consentito nemmeno di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione degli imprenditori a causa della farraginosità del sistema burocratico creato per la gestione delle pratiche. Un sistema che anziché snellirle le ha complicate inutilmente allungando i tempi per la concreta erogazione dei finanziamenti. E nemmeno sul fronte delle grandi opere infrastrutturali ci sono certezze. Tondo dice che con l’avvio dei lavori si metteranno in movimento risorse pubbliche a beneficio del territorio ma sembra che su questo versante prevalgono le promesse alla concretezza. Infatti, sono trascorsi tre lunghi anni e della terza corsia se ne sente solo parlare ma i lavori non si vedono. le procedure per l’approvvigionamento dei due miliardi di euro sono ancora in corso, l'esito è molto incerto e indefinito, il rischio concreto è che della terza corsia non se ne faccia proprio nulla per chissà quanto altro tempo! E ora, di fronte alla grave difficoltà in cui versa il governo regionale, Tondo si appella all’esigenza di un forte impegno democratico, di dialogo e confronto fra tutte le forze politiche per realizzare le riforme. Ci conforta il suo appello, finalmente il Presidente della Regione si è accorto della necessità di agire per rispondere alle esigenze dei cittadini, anche se dobbiamo denunciare che il suo invito è molto tardivo rispetto a ciò che avrebbe potuto e dovuto fare.
Il nostro senso di responsabilità è stato dimostrato con proposte concrete nell’arco di tutta la legislatura e saremo ancora se necessario la forza di opposizione che si contrappone duramente all’inerzia del governo di centrodestra ma che sa essere anche propositiva nella soluzione concreta delle problematiche e delle riforme da realizzare. E a Tondo diciamo che non vorremmo essere coinvolti nei litigi e contrasti tra Lega e PDL per non essere assorbito dalla confusione politica. Tondo, pertanto, risolva innanzitutto i problemi della sua maggioranza e solo dopo, noi non mancheremo di essere propositivi con le nostre idee, progetti e programmi già depositati in Consiglio regionale da lungo tempo.
Trieste, 05 giugno 2011