CAMBIO DI CAVALLO
Merito a DIEGO MORETTI l’essere ritornato in sella dopo due anni e mezzo. Nel maggior gruppo di opposizione la figura del trascinatore d’aula ha risvolti piuttosto importanti. Nelle vere dispute politiche è quello a cui si dà il compito di sferrare l’ultima critica, prima che la difesa della maggioranza faccia scendere il sipario.
Probabilmente, se hanno deciso per le scelta del goriziano, è perché nel corso di questa metà legislatura ha dato ampie garanzie della tenuta, della serietà e dello studio.
SERGIO BOLZONELLO si è messo di lato. Non poteva certo farlo dopo la sonora sconfitta dell’aprile del 2018. Sarebbe stato un passo a intensità critica troppo acceso. La sua parte è stata così archiviata e credo che questo segni una sua deliberata volontà di chiudere con l’esperienza regionale.
Plausi a Moretti. Gorizia, che politicamente è la più fragile delle realtà regionali, ha, con lui, acquisto un ruolo del tutto insperato. Le tensioni in casa triestina; le prime donne in provincia di Udine; Pordenone ha abbandonato lo scettro; in tutta questa cornice ad avvantaggiarsi è il segmento più fragile. Bravo Diego.
Adesso, però, da capo gruppo, deve far sentire la presenza dell’opposizione, perché nel tempo ormai andato, non ha dimostrato molta genialità.
Fine anno quindi, con il cambio di rotta nel Pd e lo sgambetto fatto da EMANUELE ZANON al partitino in fase di scioglimento, segnano gli unici assoli degni di nota.
Auguri a tutti coloro i quali mi leggono e ai politici che con sospetto interpretano queste mie consuete e brevi note, ripeto ancora di Buon 2021.
Dicembre 26, 2020