La cosa più strabiliante è che nel corso di questi ultimi de anni sia capitato ad Israele ciò che per noi sarebbe quasi intollerante. Per i tedeschi impensabile. La stabilità del governo non è mai stata garantita, elezioni su elezioni. Ancor oggi il governo israeliano è saltato. Noi siamo, rispetto agli ebrei, un esempio da seguire. Dal 2018, dal 4 marzo di quell’anno, si sono susseguiti solo due governi.
Siamo al di sopra della media. Ci sono stati periodo in cui l’Italia ha visto cambiamenti di gran lunga più frequenti. Gli esempi che hanno stigmatizzato la nostra massima abilità, nel senso di durata, sono riconducibili al governo Craxi, metà anni ottanta, e governo Renzi, che voi tutti ricorderete.
È evidente, conti alla mano, che per pura probabilità, l’attuale compagine che tiene le redine del comando, subisca qualche inevitabile scossone. Renzi, ha aperto le danze. Va comunque contestualizzato, e proprio per questo, non abbiamo nei registri della nostra storia, casi analoghi, casi cioè in cui determinate gravità sanitarie, incombessero sul Paese. La stranezza è tutta qui.
Mai ci saremmo aspettati, che nel cuore della pandemia, qualcuno si mettesse a suonare questa musica. Tranne il caso israeliano, che eredita condizioni pessime di relazioni politiche da almeno due anni a questa parte, non c’è Paese europeo che mostri una simile pazzia.
Perché poi? Per salvare il Paese? Figuriamoci!
A conti fatti, vedrete che si tratterà della solita vergognosa trattativa sui ministeri o altri poteri da reclamare. Mentre qua, diciamocela con serietà, tutti tirano la cinghia, le imprese stanno soffrendo da morire, i lavoratori vivono un’incertezza spaventosa, le famiglie s’impoveriscono, l’economia traccheggia. E Matteo Renzi, gioca la sua invereconda partita dentro le sedi di Palazzo. Magari spalleggiato da chi, rispetto a lui, ha meno coraggio.
Non potranno però, tirar troppo la corda. Giocare a lungo sul chi l’ha più lungo, servirà al loro narcisismo, ma ferisce ulteriormente le carni della nostra Italia.
Se poi, sentendo altri leader politici, c’è qualcuno che va dicendo di essere pronto a prendere le redini del comando,lo può anche dire, nessuno glielo proibisce, ricordo solamente che difetta nel girare la testa all’indietro: saprebbe che un anno e mezzo fa è stato lui stesso a sbattere la porta e ad andarsene dalla plancia di comando. Quindi, non deve confidare sulla nostra scarsa capacità di riandare con la mente solo a qualche stagione fa.
Abbiamo buona memoria.
È ora, quindi, di finirla, il momento richiede solo serietà e se qualche politico intende perder tempo, giocando come gradassi fanciulli, stia pur certo che ogni cittadino italiano saprà ben ricompensarlo al momento opportuno.
Gennaio 05, 2021