Tondo, sulla terza corsia, solo aria fritta!
Le dichiarazioni di Tondo sulla terza corsia sono aria fritta, per il semplice motivo che egli non fa altro che ribadire cose già dette e ridette in altre circostanze e non dice nulla di nuovo rispetto a una situazione che presenta invece elementi di indubbia preoccupazione. Se è vero che qualche piccola cosa è già partita, anche se la Villesse-Gorizia non ha nulla a che vedere con la terza corsia, è anche altrettanto vero che siamo di fronte ad un notevolissimo ritardo rispetto ai tempi che erano stati definiti e programmati. Ritardo che comporterà inevitabilmente un aumento dei costi visto che il piano dovrà necessariamente essere rivisto.
L’unico elemento di novità è che finalmente si è d’accorto, ma con grave e colpevole ritardo, che bisognava bussare prima alle porte romane o in sede comunitaria per usufruire di finanziamenti straordinari che sarebbero serviti per coprire l’ingente impegno finanziario che, come è noto, grava pesantemente sulle tasche dei cittadini e delle imprese, dato che è basato sostanzialmente sull’aumento dei pedaggi (triplicati).
Per quanto riguarda il finanziamento da parte delle banche, anche se la trattativa è ancora in corso, siamo oltremodo preoccupati perché da quanto si è appreso le banche da un lato vogliono in pegno le azioni di Autovie e dall’altro vorrebbero che gli utili di Autovie non fossero distribuiti a favore di Friulia. Così facendo ci rimetterebbero non solo FRIULIA HOLDING ma anche il mondo delle piccole e medie imprese che si troverebbe con minori disponibilità finanziarie.
Sembra però che tutto ciò non preoccupi più di tanto il Presidente Tondo, visto che continua a ridimensionare una situazione ancora molto incerta e che potrebbe compromettere la futura realizzazione dell’opera.
Ad oggi l’unica cosa certa che abbiamo è che le promesse di Tondo di completare la terza corsia entro il 2015 vanno decisamente a farsi benedire! E questa sicuramente non è una bella consolazione perché ci rimetteremo tutti, cittadini e imprese.
Trieste, 10 giugno 2011