Tondo illude e delude!
Le dichiarazioni di Tondo sulle variazioni di bilancio, approvate dal consiglio regionale, sorprendono non poco, soprattutto per l’ottimismo che esprime e per l’idea che ha di avere, di fatto, risolto i vari problemi.
In realtà non é così e stride molto questo entusiasmo con l’effettiva situazione di difficoltà che sta vivendo anche la nostra Regione. Innanzitutto il fatto di presentarsi con tutti gli assessori non è per lui un punto di forza, ma solo la necessità di voler apparire uniti nelle decisioni e nell’agire.
Sappiamo bene, invece, che dopo la pausa estiva sicuramente si parlerà di rimpasto di giunta perché, com’è noto, lo scontento tra la sua maggioranza è forte e sempre più palese e palesato. Tornando poi alle questioni che ha indicato con specifici interventi previsti nella manovra di bilancio, ha dimenticato di scendere nei dettagli per capire quali risultati potrebbero tradursi a breve termine e quando i destinatari saranno in grado di accedere a queste nuove disponibilità.
Tutto ciò per dire che, se le imprese e gli altri operatori interessati non hanno possibilità immediata di accedere ai finanziamenti, evidentemente potrebbe essere troppo tardi per dare ossigeno ai destinatari. Forse Tondo non ha capito la gravità economica del momento che sta interessando tutto il mondo, senza escludere l’Italia, che è tra i Paesi più a rischio.
Sappiamo bene tutti che di fronte alle difficoltà e alle emergenze è proprio la tempestività degli interventi che fa la differenza in positivo.
Tondo non si è accorto che con la strada che ha scelto può solo che arrivare tardi! Non può bastarci infine la sua dichiarata amarezza in merito all’assenza totale di finanziamenti per il porto di Trieste, non deliberato dal CIPE.
Di fronte a questa evidente mancanza non può pensare che basti sentirsi amareggiati e attribuire responsabilità ad altri. Ovviamente sarebbe meglio facesse anche un “mea culpa” e dimostrasse la volontà di correre ai ripari. A Roma non si va per passeggiare o mettersi in mostra ma per trattare, chiedere e pretendere!
Se è vero, come ha dichiarato, che crede alla specialità della nostra Regione. Vorrei ricordare a Tondo che non bastano parole e buone intenzioni se di base non c’è un’effettiva concretezza d’azione.
Trieste, 4 agosto 2011