Assemblea Autovie: regolamento dei conti!
Autovie Venete avrà una settimana molto difficile da affrontare, infatti lunedì è stata convocata l’Assemblea dei Soci e giovedì il Consiglio di Amministrazione per definire (forse) la distribuzione delle deleghe.
Di norma l’Assemblea si riunisce per decisioni importanti quali l’approvazione del bilancio, del piano finanziario o modifiche statutarie, mentre in questa occasione la motivazione riguarda la valutazione della supposta incompatibilità dell’amministrazione dell’ad Dario Melò alla luce del suo nuovo incarico professionale come Direttore Generale in Strade dei Parchi Spa.
E, la stranezza di tutto ciò è ancor maggiore se si considera che nel passato situazioni analoghe si sono presentate, senza sollevare problemi, con altri amministratori che ricoprivano ruoli di primo piano in altre concessionarie, come Vito Gamberale amministratore delegato di Autostrade e Francesco Baudone del Gruppo Gavio.
Questa manovra equivoca fa nascere il legittimo sospetto che qualcuno voglia tentare di liberare un posto in CDA per dare spazio a qualcuno di propria diretta fiducia. Se fosse questa la reale intenzione, si darebbe un altro duro colpo alla gestione di una Società già in grave difficoltà nell’operazione terza corsia che, com’è noto, è in forte ritardo e priva di gran parte della necessaria copertura finanziaria.
A nostro parere infatti, privare il Consiglio di Amministrazione di Autovie della indiscussa professionalità, tenacia e conoscenza del sistema bancario del Dott. Melò causerebbe un inutile rallentamento dell’operatività in corso e aumenterebbe le già evidenti difficoltà della Società.
Siamo inoltre preoccupati di dover assistere a un ulteriore nocivo duello a colpi di fioretto tra l’Assessore Riccardi e il Dott. Melò, stante l’evidente conflittualità recentemente emersa e conclusasi con le dimissioni di Melò da amministratore delegato.
Inoltre, queste tensioni sulla distribuzione delle deleghe operative e l’evidente problematica spartitoria emersa in queste ultime settimane creano ulteriori preoccupazioni che potrebbero portare anche alla paralisi della Società stessa.
In realtà nulla è dato sapere in ordine agli indirizzi dell’azionista di maggioranza di Autovie sulla distribuzione delle deleghe, e forse anche agli stessi Consiglieri di Amministrazione nulla sanno, Presidente in testa.
Non vorremmo che giovedì ci sia un’altra fumata nera causata dalle beghe tra Lega Nord e PDL, ma anche al braccio di ferro in atto tra Tondo e Riccadi che, com’è noto, è sempre più assetato di protagonismo.
Numerosi infatti sono gli esempi che si sommano a testimonianza della bramosia di potere dell’Assessore che, dopo aver voluto gestire a suo modo le diverse cariche di FVG Strade per sovraintendere in toto la Società, ora vorrebbe anche posizionare e rafforzare il suo uomo Razzini in Autovie Venete, affichè gli vengano affidati tutti i poteri, snaturando di fatto anche l'autonomia e le capacità gestionali del Consiglio di Amministrazione.
Trieste, 18 settembre 2011