Con Riccardi si svende Autovie Venete!
Al pasticcio ancora in corso della distribuzione delle deleghe operative che vedono, attraverso la modifica dell’organigramma, la creazione di un posto come Direttore Generale per Riccardi, si sommano forti dubbi sia sull’effettiva futura operatività della Società, che sull’operazione di finanziamento da parte delle banche per la realizzazione della terza corsia in A4.
La situazione di incertezza che si è creata comporta numerose perplessità anche sugli esiti dei vari incontri romani tra Riccardi, in qualità di Commissario Straordinario per l’Opera, e i vari responsabili tra cui anche il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, in cui si sono discussi gli strumenti e le procedure per fornire alle banche che finanziano l’opera le garanzie ritenute necessarie, anche alla luce della scadenza della concessione che avverrà nel 2017.
La sensazione che emerge è quella in cui ci sia il forte rischio della svendita della società di Autovie Venete, poiché Riccardi sta operando per delle condizioni che se non dovessero andare a buon fine, permettendo l’attivazione del Fondo di Garanzia delle Opere Pubbliche da parte dell’Anas, inevitabilmente le banche sarebbero costrette a chiedere ulteriori garanzie per concedere il finanziamento, non ultima quelle sulle azioni di Autovie.
Questo fatto rappresenta motivo di grande preoccupazione rispetto alla situazione già delicata e incerta che si è venuta a creare attorno alla Società Concessionaria, per la quale, se non si prendono immediatamente provvedimenti, si prospetta un futuro esclusivamente limitato alla scadenza della concessione.
Non si capisce la ragione per cui non sia già stata chiesta la proroga della concessionaria e perché non sia neanche stata presa in esame la possibilità legislativa di creare una società mista tra Anas e le due Regioni FVG e Veneto per la gestione dell’autostrada.
Il sospetto legittimo è che Riccardi, che ha in queste fasi in mano il controllo dell’operazione, stia architettando una soluzione che veda l’Anas riprendersi totalmente la gestione dell’autostrada, sottraendola all’attuale concessionaria e al possibile futuro controllo delle stesse Regioni FVG e Veneto.
Continua inoltre a non essere per nulla chiaro il motivo improvviso per cui Tondo abbia deciso di passare le competenze di Commissario al suo vice Riccardi, nonostante non siano ancora concluse le operazioni di finanziamento.
Molto probabilmente la causa va rintracciata nell’incapacità di gestione del primo e nelle ambizioni di potere del secondo, che sempre più dimostra di agire individualmente, mettendo a rischio una fase così delicata per il futuro della Società e della terza corsia.
Trieste, 24 settembre 2011