Le proposte di Tondo fatte oggi in Consiglio Regionale per rilanciare l’economia sono obiettivamente deboli e non trovano neppure la totale approvazione della sua maggioranza.
Del resto, intervenire di un punto sull’IRAP non fa la differenza; e aprire il dialogo a livello nazionale per la specialità, ma senza specificare le modalità con cui si intende operare e gli obiettivi da raggiungere, dimostra un’ennesima manifestazione di parole che hanno poco a che vedere con l’azione concreta, un’assenza di prospettive di riuscita peggiorata anche dalla pressante messa in discussione del federalismo.
Non s’intravede pertanto un'azione convinta del centrodestra verso nessuna direzione, neanche in questo momento in cui Tondo, forte di quella autonomia e specialità che ci ha sempre caratterizzato, avrebbe in mano gli strumenti per realizzare molto.
Le incertezze in questi tempi si pagano care perché vanno a pesare sulla vita quotidiana dei cittadini, aumentandone l’impoverimento e il pessimismo.
E’ quindi aleatorio e illusorio l’operato del centrodestra che continua imperterrito a presentare proposte mal strutturate e senza un indirizzo chiaro, non riuscendo a concretizzare le migliorie necessarie al sistema.
E’ deplorevole che questa maggioranza non abbia ancora sentito la necessità e la moralità verso i cittadini da indurla a fare dei tagli concreti ai costi della politica ed esporsi per prima come esempio di sobrietà e risparmio.
A nulla è valsa la nostra costante ammonizione e sollecitazione al perseguimento di questo obiettivo, attraverso proposte che sono rimaste sempre inascoltate e disattese.
Restano per questi motivi a noi incomprensibili e ingiustificate le resistenze che condizionano così profondamente Tondo, rendendolo inerme all’azione.
Si dice che la coscienza sia la compagna più fastidiosa che si possa avere, e quindi mi auguro che qualcuno la sappia ascoltare e si comporti di conseguenza.
Non vogliamo soffermarci sul resto delle proposte discusse in merito alla riforma della sanità con l’azienda unica, ai tagli dei vari enti e tanto altro ancora, perché non vogliamo fare una pura e strumentale propaganda politica.
E’ doveroso però far emergere che nell’ultimo triennio ci sia stata un'inoperatività che ha fortemente danneggiato il FVG, e che non sia una casualità che tutto il formicolio di progetti di quest’ultimo periodo avvenga a poco più di un anno alla fine della legislatura, quasi a voler dimostrare un'efficienza e un impegno che sono mancati in tutta la legislatura.
Ancora una volta la politica di Tondo si caratterizza per “la politica delle parole”.
Trieste, 28 settembre 2011