Mediocredito: Regione senza strategia industriale!
Più il tempo trascorre, e più ci si chiede quale sia il vero piano che la Regione FVG ha in mente per Mediocredito, poiché le uniche azioni che si riscontrano sono solo continui proclami, a cui però non seguono eventi concreti. E così appare anche l’ultima dichiarazione in merito, che al pari delle precedenti non sembra avere la dignità di un piano serio.
Sono mesi infatti che sono note le necessità di nuovo patrimonio del Mediocredito: 50 milioni di euro circa, cifra con cui si possono erogare finanziamenti intorno ai 500 milioni di euro, e quindi nuovi investimenti per approssimativamente un miliardo di euro. Sulla carta sicuramente un piano ambizioso, che purtroppo però non ha ancora trovato realizzazione.
Dopo sei mesi, gli unici soldi certi sono i 7,7 milioni che mette a disposizione la Regione, che strategicamente le permette di raggiungere uno solo degli obiettivi che si era posta: la maggioranza del Mediocredito FVG.
Mancano quindi all’appello poco più di 42 milioni di euro, e nel piano non c’è ancora nessun nome con a fianco una qualche ipotetica cifra messa a disposizione.
Se le banche tuttora non hanno preso impegni, ciò può solo significare che non hanno ancora chiaro quale ruolo avranno negli investimenti futuri, soprattutto ora che si prevede che la Regione assuma la maggioranza.
In questi sei mesi di negoziazioni e trattative, oltre che definire i soggetti e le relative quote di finanziamento per il raggiungimento dei 50 milioni necessari, si sarebbe dovuto disegnare anche le strategie future e le risorse per concedere il credito, definendo chi deciderà il merito di credito e chi sottoscriverà le obbligazioni per garantire i possibili 500 milioni di nuovi finanziamenti.
Fino ad oggi le banche che sedevano nel Consiglio del Mediocredito hanno sicuramente favorito la raccolta del denaro sottoscrivendo le obbligazioni o con altre forme.
Ad ora il progetto è arenato, o almeno così si intende dagli ultimi documenti presentati. Non si conoscono infatti i nomi di eventuali partners, quale ruolo possano assumere, e quindi è lecita la domanda con cui ci si interroga se quella disegnata sia una strategia o sia il libro dei sogni.
Non vorremmo che l’Assessore Savino diventasse come Tremonti, che fino a ieri ha dichiarato che “l’Italia non ha problemi”, negando la grave ed evidente crisi economica in corso.
Gli imprenditori e i lavoratori del FVG, e più in generale la sua economia, hanno reale bisogno di credito nel prossimo immediato futuro per garantire lo sviluppo, ma anche per la semplice sopravvivenza per superare questa situazione di stallo economico totale. Essi sono stanchi dei meri proclami irresponsabili, e necessitano di fatti, realizzabili solo attraverso piani credibili ed eseguibili.
E’ tempo che la Regione inizi a dare risposte concrete per quanto riguarda Mediocredito, definendo i partners, le metodologie con cui intende trovare le risorse necessarie e i soggetti che le gestiranno.
Trieste, 21 ottobre 2011