Ha ragione il Consigliere Regionale Galasso nel denunciare il fatto gravissimo dei troppi soldi fermi, per diverse ragioni, che impediscono di sostenere le imprese in un momento difficilissimo come quello che stiamo vivendo a causa della crisi economica.
I fatti evidenziati da Galasso sono stati più volte evidenziati e stigmatizzati dal Gruppo Pd in Consiglio Regionale, congiuntamente anche alla mancata promessa di recuperare risorse finanziarie dai fondi perenti, che ricordo ammontano a due miliardi e ottocento milioni.
Tutto sulla base di quanto dichiarava Tondo, confortato dall’Assessore alle finanze Savino.
Tuttavia, di questa stratosferica somma annunciata due anni fa, non risulta che sia stato recuperato neanche un euro. Quindi solo parole per rivendicare l’impegno del “fare”, i cui risultati, però, sono ancora una volta pari a zero!
Il grido di allarme e di rabbia di Galasso riteniamo sia di reazione contro il Presidente Tondo, in quanto sulla vicenda specifica egli è impotente, essendo compito esclusivo dell’esecutivo di vigilare affinché i procedimenti amministrativi proseguano speditamente, oltre che coordinare le azioni del pubblico impiego che, come è noto, dall’inizio della legislatura è lasciato in balia di se stesso.
La situazione finanziaria del bilancio è oltremodo negativa, perché in aggiunta a ciò che giustamente ha evidenziato Galasso, esistono poste di bilancio inutilizzate per indecisione e incapacità della Giunta Regionale a realizzare opere pubbliche finanziate dallo Stato e dalla Regione per centinaia di milioni di euro, come ad esempio la realizzazione delle casse di espansione sul Tagliamento e la funivia di Pramollo, insieme a tante altre ancora.
Questa situazione rappresenta un grave danno per l’economia del territorio, infatti il valore dei soldi inutilizzati si svaluta con il passare del tempo, e il rischio che lo Stato lo incameri nelle sue casse si fa sempre più presente, come già accaduto recentemente per i 35 milioni di euro per la difesa idrogeologica.
Chi ha tempo non aspetti tempo, come invece fa la politica di Renzo Tondo che si contraddistingue, da questo punto di vista, in maniera esemplare.
Trieste, 9 novembre 2011