Tondo deve assicurare e mantenere autonomia e specialità!
Nell’ultima manovra finanziaria messa in atto dal governo Monti si percepisce e preoccupa la ricaduta negativa, a livello economico, che peserà sulla nostra Regione.
Di fatto, convergeranno una serie di situazioni che, oltre a pesare notevolmente sul bilancio regionale, creeranno forte disagio ai cittadini, con la reale preoccupazione che questi saranno costretti ad adattare il loro stile di vita.
Esistono poi tutti i presupposti perché vengano modificate e vanificate la specialità e l’autonomia della nostra Regione; una prerogativa che non possiamo sottovalutare, e per la quale dobbiamo immediatamente correre ai ripari con un’azione congiunta a livello di Consiglio regionale.
Ad esempio, il costo della benzina e l'imposta per le imbarcazioni da diporto sono aspetti che producono inevitabilmente una grave perdita per la realtà commerciale locale, diventando conveniente rivolgersi oltre confine, nella vicina Slovenia.
Inoltre, la riforma delle pensioni e la nuova IMU andrebbero, di fatto, ad annullare quelle prerogative Costituzionalmente favorevoli alla nostra Regione.
E da qui, in successiva ricaduta, altri provvedimenti che non fanno che aggravare ulteriormente la situazione economica su tutti i cittadini.
Un altro aspetto che non si può e non si deve dimenticare e sottovalutare, è che la specialità e l’autonomia hanno un loro senso storico, politico ed economico, al quale non possiamo e non vogliamo rinunciare. Stupisce che il Presidente Tondo ancora non ci abbia pensato, e non abbia ancora attivato tutte le azioni necessarie a tutelarle e a mantenerle.
Proprio in quest’ottica, ci auguriamo che si voglia far emergere una strategia di forza comune per presentarsi al Governo Monti al fine di ottenere e non far venir meno alcune garanzie inerenti il mantenimento della nostra autonomia e specialità.
Per il bene della nostra Regione siamo disponibili a contribuire alla definizione di un piano strategico che possa dare equilibrio e tutela alla governabilità economica della nostra Regione.
E’ opportuno, quindi, che Parlamentari e capi gruppo partecipino per condividere e sostenere un piano urgente che metta tutti davanti alle proprie responsabilità, allo scopo e al fine comune di favorire la nostra Regione.
Trieste, 02 gennaio 2012