ll capogruppo Moretton auspica un’alleanza con i centristi, e dubita che il Presidente sia l’unico candidato avversario.
Si attendono le elezioni. Ma non è strano che il partito non proceda intanto a individuare il metodo per trovare l’anti-Tondo? E’ uno stallo, ormai di settimane, che lei condivide?
Le situazioni di stallo evidenziano un qualche disagio che certamente non condivido, poiché la procedura consolidata ormai si conosce.
Fosse per lei, che metodo sceglierebbe per individuare il nome del Pd: primarie interne della direzione o degli iscritti o dei circoli? Primarie aperte?
Non esistono le primarie interne, e se di fanno le primarie si fanno aperte a tutti. Quando si approva un criterio di scelta come linea indicata dal partito dovrebbe restare quello.
Sempre fosse per lei, l’anti-Tondo dovrà necessariamente essere del Pd?
L’anti Tondo viene scelto dalla primarie aperte a tutti i cittadini.
Dopo le elezioni il Pdl cambierà nome e “farà fuori” probabilmente gli ex An. Dopo le elezioni, invece, che ne sarà del Pd?
Il PD è in una fase costruttiva, dove si riconosce che la sua opportunità più condivisa è l’apertura al centro ed è questo cui auspichiamo e stiamo lavorando.
Come partito in Regione continuate ad apparire tutto fuorché una “squadra”. Di chi è la responsabilità?
Per lo più la squadra è unita, anche se ci sono ancora delle “resistenze” che non hanno saputo integrarsi nei veri valori democratici e riformisti del PD.
Tornando indietro è stato un errore cancellare l’esperienza della Margherita?
Il vissuto è esperienza per andare avanti ed evolversi; mai per retrocedere.
Vista la situazione attuale, un partito come la Margherita potrebbe essere riproposto?
Credo di aver già risposto. Attualmente l’evoluzione del PD può trovare solo conferma nella capacità di aprirsi e di integrarsi con il centro democratico.
Si parla tanto, oltre che dei naturali candidati democratici, anche di outsider. Lasciamo da parte per un attimo la democrazia: chi potenzialmente più vincente tra Honsell, Bolzonello, Morandini e Compagno?
Ribadisco che il risultato più vero lo possono dare solo le primarie.
Si parla anche di un ritorno di Illy. Fantapolitica?
E’ comprensibile e umano che lui possa aspirare alla rivincita.
Illy aspira alla rivincita... può però pagare secondo lei il fatto che quattro anni fa se ne uscì di scena senza ringraziare l’elettorato?
In quella circostanza, sicuramente ha sbagliato.
Ma lei dunque si aspetta una discesa in campo di Illy? O almeno non la esclude?
Sarà Illy a decidere se vuole scendere nuovamente in campo.
Lei dice che state lavorando per l’apertura al centro. Concretamente, è già iniziato il pressing sull’Udc? I contatti sono avanzati?
Il mio è un auspicio che ci si allei con il centro. E’ ovvio che la competenza diretta è del Segretario regionale del PD, Debora Serracchiani.
Il progetto di Saro che vorrebbe unire i democratici, da Fioroni a Montezemolo, la tenta?
Saro lo conosciamo come un politico capace ma molto fantasioso. Credo che in questo momento la politica debba dimostrare serietà, concretezza e obiettivi, poiché ne vale la sua credibilità.
Quante possibilità ci sono di vederla di nuovo in Consiglio per altri cinque anni?
Con tutta franchezza allo stato attuale, non saprei ipotizzare il mio futuro in Regione. La mia disponibilità è sempre stata massima e continua a esserlo.
Lei darebbe per certa la ricandidatura di Tondo?
Allo stato attuale dei fatti Tondo si sta muovendo e lavora come se fosse l’unico candidato da confermare nel PDL. Ma forse sarebbe opportuno aspettarci delle sorprese!
Provi a fare il profeta. Lasciamo da parte i nomi, come saranno composti centrodestra e centrosinistra alle elezioni 2013?
Fare il profeta non è il mio mestiere e non azzardo.
Trieste, 29 aprile 2012