L’assestamento di bilancio presenta nei diversi settori una serie d’interventi molto disarticolati, privi d’incisività per il mondo delle imprese e per le opere pubbliche comunali. Senza contare, inoltre, la tardiva decisione del Presidente Tondo di sostenere la realizzazione di piccole opere pubbliche, aspettando ben quattro anni prima di decidersi ad andare incontro all’accorato appello delle categorie economiche del settore. Sarebbe bastato prevedere un piano d’interventi sin dall’inizio della legislatura, come sempre richiesto dal gruppo PD, per mettere a disposizione dei settori dell’ambiente, protezione civile e opere pubbliche, un importo finanziario considerevole di circa cinquecentomilioni. Invece, la cocciutaggine di Tondo non ha consentito di farlo, preferendo il solito e stantio slogan:abbattiamo il debito! Poiché il risultato concernente la riduzione del debito non è stato efficace, e comunque non ha dato i frutti sperati a parte quello di bloccare qualsiasi genere d’investimento, chi ha sofferto di questa situazione asfittica sono stati i lavori del comparto delle opere pubbliche. Ma ora, e solo a fine legislatura, Tondo pensa di coprire queste sue gravi manchevolezze cercando di sopperire con una manciata di decine di milioni di euro ciò che non ha voluto fare prima d’ora. È un vero peccato aver perso tante, troppe, occasioni per aiutare e sostenere politiche di crescita per lo sviluppo che in questa Regione si sarebbero potute fare!
Trieste,18 maggio 2012
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