Il presidente Tondo lancia un grido di allarme per i consistenti tagli che dovrà apportare alla finanziaria regionale per il 2013 a causa dei tagli decisi dal governo Monti. 500 milioni di euro in meno che, siamo d’accordo con lui, sono un prezzo da pagare molto pesante, che influirà negativamente sulle politiche di sviluppo della Regione. Se però siamo arrivati a questa situazione così difficile per il bilancio della Regione, lo dobbiamo innanzitutto alla dissennata politica finanziaria portata avanti dal Presidente in questa legislatura. Infatti, se non si fosse fatto prendere in giro dall’allora ministro Tremonti, che lo ha convinto a firmare l’accordo di programma di ben 370 milioni di euro da versare ogni anno al Governo nazionale per il federalismo fiscale, oggi non ci troveremmo in queste condizioni negative. Non possiamo inoltre non denunciare all’opinione pubblica che senza la smania di Tondo di voler fare da soli, mettendo a disposizione risorse regionali per la realizzazione della terza corsia, e impegnando di conseguenza ben 150 milioni di euro per dare ulteriori garanzie al sistema bancario, oggi potremmo, nonostante i tagli del governo Monti, svolgere ancora una politica di investimenti. Questa è perciò un'ulteriore dimostrazione delle errate scelte politiche del centrodestra, che ricadranno in modo dirompente sui cittadini della nostra Regione, ed in particolare sul mondo economico e sulle imprese, che dovranno quindi subire un'altra penalizzazione per la mancanza di aiuti concreti per lo svolgimento delle loro attività.
Trieste, 17 ottobre 2012
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