Ricorsi: meglio tardi che mai!
Ha fatto bene la giunta Tondo a ricorrere in tutte le sedi giurisdizionali possibili contro i provvedimenti nazionali, sia del Governo Berlusconi, sia di quello di Monti, perché non bisogna lasciare nulla d'intentato, specialmente se si tratta di questioni finanziarie che ledono gli interessi dei cittadini della nostra Regione.
È evidente però che si rende necessario fare chiarezza e spiegare bene all'opinione pubblica che le responsabilità di ciò che sta accadendo in ordine alla tutela delle prerogative di autonomia del FVG, non sono solo da imputare al Governo nazionale, ma ricadono soprattutto sulla responsabilità dei vertici regionali, del Presidente Tondo e dell'Assessore Sandra Savino in particolare.
L'abbiamo detto e ripetuto più volte: non ci troveremmo in questa situazione di ingessatura del bilancio regionale se non fosse stato firmato l'accordo di programma con il Ministro Tremonti, quello con il quale la Regione ha accettato di partecipare al fondo di perequazione nazionale (370 milioni di euro ogni anno).
Oggi quindi, proprio a causa di ciò, la Regione non è nella condizione di fare una politica di sviluppo economico, sociale e culturale costringendo, tra gli altri, i Comuni a vedersi ridotti i trasferimenti, obbligandoli a ricorrere all'aumento dei tributi locali o, peggio ancora, a tagliare i servizi essenziali ai cittadini.
Perciò, il Presidente Tondo, pur essendosi mosso con grande ritardo tenta di recuperare il terreno perduto in extremis.
Dopotutto le elezioni bussano alla porta, e non vorremmo che il suo agire sia più improntato a meri scopi elettorali che a una effettiva e reale volontà di salvaguardare la nostra Regione.
Trieste, 13 novembre 2012