La riforma della sanità è la sfida per la sinistra!
La questione sanità è senz'altro il problema dei problemi per il nuovo assessore, Maria Sandra Telesca e per il Presidente della Regione, Serracchiani.
Due sono i fronti aperti: quello finanziario e quello di una riforma urgente di tutto il comparto.
E per fare ciò c'é bisogno di un disegno politico della sinistra che, allo stato, non sembra essere in cantiere.
Bisogna però riconoscere che la neo assessore alla sanità sta cercando d'impostare un'azione di buon senso attraverso una fase di ascolto con i portatori d'interesse, per capire meglio i bisogni. Quindi l'approccio di Telesca è senz'altro apprezzabile se non altro per l'impegno che ci mette.
Ma se non si agirà rapidamente ci sarà una regressione molto rapida che scardinerà l'attuale sistema organizzativo della sanità.
Come pare vorrebbe assicurare l'assessore Telesca, è senz'altro positivo voler mantenere l'attuale organizzazione distrettuale nonché ricostituire il centro unico regionale per gli acquisti.
Circa invece l'istituzione del centro unico per il 118 a Palmanova esistono forti resistenze da parte dei triestini come pure degli udinesi, che non prelude a nulla scontato.
Ma tutto ciò che vorrebbe fare l'assessore alla sanità, non basta per considerarla una riforma organica del comparto.
Ci vuole ben altro! Sul versante finanziario la situazione è grave sia per le consistenti minori entrare al bilancio regionale dovute al minor gettito fiscale, sia per un ulteriore fabbisogno finanziario al sistema sanitario per il 2014 che sembrerebbe ammontare a oltre un centinaio di milioni di euro.
Quindi bisogna andare oltre il contingente con la predisposizione di un progetto di riforma sanitaria che, anche causa le minori disponibilità finanziarie, garantisca un sistema di organizzazione sanitaria all'altezza dei bisogni.
Una riforma quindi che razionalizzi assicurando efficacie ed efficienza ma che prenda per mano anche la ristrutturazione dell'attuale rete ospedaliera che, molto presto, non sarà più possibile mantenere.
Questa è la sfida che ha di fronte a se l'assessore Teleca e tutta la sinistra. E se non riuscirà a vincerla, causerà il crollo dell'intero sistema regionale.
Lì, 22 giugno 2013