PORDENONE SCONFITTA!
La Provincia di Pordenone già diventata terreno di conquista sta ora per essere saccheggiata causa una classe politica incapace di far valere i sacrosanti diritti dei cittadini che reclamano una organizzazione efficiente per assicurare servizi sia socio-sanitari che scolastici all'altezza dei bisogni.
Purtroppo assistiamo a continue beghe fra i politici regionali che trasversalmente dimostrano di essere capaci solo di rimpallarsi responsabilità ma incapaci di mettersi d'accordo su qualsiasi esigenza in favore della comunità.
Il risultato di ciò è che la provincia di Pordenone è diventata Cenerentola in tutti i fronti.
Non si farà l'ospedale, il carcere, il centro scolastico, l'ammodernamento di importanti infrastrutture viarie senza considerare la perdita di autorevolezza della provincia che in passato era riuscita a imporre le sue idee e che produceva il maggior PIL della Regione.
La presunzione di singoli esponenti istituzionali di avere la verità in tasca non ha sortito risultati positivi.
Il tempo perduto proprio grazie al l'incapacità di fare squadra e di decidere il da farsi, hanno consentito agli altri territori regionali di farla da padroni.
Ed è inutile che il centro destra come il centro sinistra in modo arrogante continuino a dare lezioni agli altri pensando di far dimenticare ai cittadini che i veri responsabili della debacle sono proprio loro stessi che si sono assunti la responsabilità d'impoverire il nostro territorio.
Mai nella storia cinquantennale della nostra Regione si è visto un saccheggio così grave, oserei dire drammatico con la conseguenza che tutto è perduto dando man forte a coloro che sognavano il ritorno alla grande provincia del Friuli storico.
Oggi possiamo dire che è stato raggiunto l'obiettivo di trasferire a Udine ciò che nel tempo era stato conquistato dando dignità al nostro territorio e ai cittadini che ci vivono.
Dobbiamo tener conto di quanto accaduto nella consapevolezza che sarà quasi impossibile recuperare il terreno perduto.
Lì, 16 luglio 2013