Ospedale: ancora non ci siamo!
Nonostante gli inequivocabili segnali negativi della crisi economica che continuano ad aggredire il nostro territorio in modo virulento, con le indubbi conseguenze negative sulle entrate della Regione, continua imperterrita la discussione sulla realizzazione del nuovo ospedale in Comina o nell'attuale sito di via Montereale!
E come non bastasse, è nato un secondo comitato per la raccolta delle firme pro ospedale in Comina patrocinato dal Presidente della Provincia. Fatto questo inusuale perché il vertice di una istituzione dovrebbe occuparsi di essa anziché fare il capo di un comitato.
Ma intanto l'infinita querelle ospedaliera continua imperterrita con il risultato che il tempo corre imperterrito senza che alcuna decisione sia assunta dalla politica e dalle istituzioni, Regione in primis.
Eppure, di fronte al minor gettito per le casse della Regione, non dovrebbe essere difficile assumere una decisione scegliendo l'unica soluzione possibile sia sotto il profilo finanziario che politico di realizzare il nosocomio nell'attuale sito di via Montereale.
Infatti, la Regione sa benissimo che non potrà più contare sulle laute entrate del passato che anzi avranno una flessione ancora maggiore alle previsioni fatte.
Né sarà politicamente percorribile assecondare il nuovo referendum voluto dall'attuale Presidente della Provincia per costruire l'ospedale in Comina perché il Presidente della Regione non riuscirebbe a giustificare una scelta di quel tipo sia agli elettori del PD sia del centro sinistra.
Assistiamo, inoltre, a una inutile disquisizione in merito alla classificazione dell'ospedale cittadino come se non si sapesse che già esistono in Regione due policlinici universitari che non consentono di prevederne un terzo sia sotto l'aspetto organizzativo che della compatibilità finanziaria che, come già detto, non c'é più.
Quindi si rende assolutamente non più dilazionabile la scelta di procedere speditamente alla realizzazione del nuovo ospedale di via Montereale, pena il rischio reale di non fare alcunché.
Se non si farà presto è evidente che la nostra provincia finirà miseramente per essere parte residuale della Regione.
Addì, 08 agosto 2013