I facili trasformismi!
Il quadro politico nazionale è in forte fibrillazione anche per le difficili condizioni che emergono all'interno dei poli di riferimento Pdl e Pd.
Inoltre sussistono altre situazioni che complicano l'equilibrio politico come il caso Berlusconi e la crisi economica che segna ancora il passo nel Paese, l'unico dove il PIL non cresce rispetto il resto d'Europa.
Il centro destra vive una stagione di enorme difficoltà che potrebbe preludere a una sua implosione con conseguenze irrecuperabili che si possono immaginare.
Ma neanche nel Pd le cose vanno bene anche se in apparenza c'é compattezza d'intenti. In realtà, invece, le tante correnti del Pd (circa 13) si apprestano a darsi battaglia con "duelli all'ultimo sangue" per la conquista della carica del Segretario nazionale.
E in questo quadro abbastanza deludente, si stanno consumando i nuovi cambi di casacca proprio da parte di chi è uso farli con una certa frequenza.
C'é chi in soli due o tre anni è passato da una corrente all'altra senza colpo ferire.
L'unico motivo dei repentini quanto interessati passaggi di corrente, e' la scelta oculata del cavallo vincente del momento.
Prima con Veltroni, poi con Franceschini, subito dopo con Bersani e ora con Renzi!
L'importante è stare sempre sul carro del vincitore di turno. Tutto il resto non ha importanza alcuna; non è necessariamente importante la linea politica, la strategia, il progetto.
Ciò che conta è esserci per partecipare alla nuova stanza dei bottoni. E, con questa logica, si preparano gli appuntamenti congressuali, pregni più d'interessi di bottega che di progettualità utile a far uscire l'Italia dalle secche in cui si è incagliata.
E' chiaro che tutto questo crea solo disorientamento e disaffezione di tutti i cittadini che ormai guardano sfiduciati alla politica e non vedono emergere nuovi leader capaci di comprendere la nuova realtà e trovare nuovi rimedi e progettualità per non far precipitare il Paese nella più totale rovina.
Si auspica pertanto a un ritorno di serietà e responsabilità e volontà con il cambiamento della legge elettorale perchè si crei una maggioranza forte che sappia lavorare e far sperare nuovamente che l'Italia può farcela, e ce la farà se saprà tornare a essere quella realtà socio economia e culturale che ha conosciuto nel tempo.
Questo e' l'obiettivo di Scelta Civica che ha avuto la capacità di muoversi e agire in una realtà drammatica per il Paese e che ha saputo nella massima emergenza di rischio default di tirarlo fuori dalla secche riportandolo in rotta.
Addì, 04 settembre 2013