A4: tanto rumore per niente!
Finalmente arriva il tanto atteso prestito ponte dalla Cassa Depositi e Prestiti per pagare le fatture delle imprese che hanno già eseguito parte dei lavori per la realizzazione della terza corsia. Bisogna dire che la concessione del finanziamento non è nulla di eccezionale perché era stato chiesto ancora nella precedente legislatura e aveva già ottenuto l'assenso in fase preliminare.
Certo è che enfatizzare qualcosa che era già scontato sembra alquanto ridicolo. Sarebbe interessante sapere quali sono le condizioni e quali garanzie date per i 150 milioni visto che prima il finanziamento complessivo le richiedeva e, quindi, sarebbe anche opportuno capire se e quando il contratto di mutuo verrà eventualmente rivisto dal cda di Autovie.
E' incomprensibile l'eccessivo tempo intercorso dalla richiesta all'effettiva concessione del prestito perché non depone a favore di una rapida prosecuzione dei lavori.
Quindi non trovano giustificazione le entusiastiche prese di posizioni intorno a una vicenda che semmai dovrebbe far riflettere sulla preoccupante situazione finanziaria per la realizzazione della terza corsia sia per quanto riguarda la contrazione del maxi mutuo di due miliardi di euro sia per i maggiori oneri di costruzione che faranno lievitare il costo finale a più di tre miliardi di euro.
Indebitare a dismisura Autovie Venete non dovrebbe essere considerato un fatto positivo, come qualcuno afferma, convinto che sia l'unico modo per mantenere la concessione in capo alla società stessa. Anzi, dovrebbe essere chiaro che una società fortemente indebitata richiederebbe una profonda ristrutturazione con evidenti ricadute anche sull'organico del personale in servizio.
Sarebbe semmai necessario che la politica regionale facesse scelte tali da garantire il proseguimento della gestione della rete viaria autostradale con il mantenimento della concessione in capo ad Autovie Venete senza che ci sia l'impedimento della Comunità europea con un'apertura di procedura d'infrazione per sleale concorrenza.
Nonostante il Parlamento abbia consentito di rendere Autovie Venete una società totalmente pubblica con il coinvolgimento di ANAS e Regione Veneto, sembra che tanti se ne siano dimenticati.
Eppure basterebbe applicare quella normativa perché la nuova società, divenuta totalmente pubblica, ottenga la proroga della concessione senza impedimento alcuno da parte della Comunità europea. Inutile quindi enfatizzare la concessione del prestito ponte che poco incide sull'intera e complessa vicenda, senza pensare a come risolvere il macro problema della proroga della concessione e dei pesanti maggiori costi di realizzo della terza corsia.
Addì, 02 ottobre 2013