Cambio di regole per vincere le elezioni!
Cambiare ora la legge elettorale per stabilire non più tre mandati bensì due per i Sindaci di tutti i Comuni della Regione desta più di qualche sospetto.
Modificare la legge, come vorrebbe il centro sinistra, ha determinato una dura presa di posizione del Consiglio delle autonomie che si è rifiutato di esprimere il parere obbligatorio per il prosieguo dell'iter di approvazione.
Sindaci che sono rimasti attoniti dalla urgenza reclamata dal Governo regionale per accelerare i tempi di approvazione della legge ma anche increduli per quanto stanno assistendo che non ha giustificazione alcuna.
Come non può essere plausibile la motivazione dell'assessore competente che fonda la ragione della modifica legislativa per un necessario e indispensabile rinnovamento.
Ovviamente l'azione di rinnovamento vale solo per i Sindaci secondo la Giunta regionale che però si guarda bene dall'applicare la regola dei due mandati ai Consiglieri regionali e dal predisporre un testo di legge organico di riforma complessiva delle autonomie locali. Insomma sembra più una volontà empirica che un'iniziativa articolata che valga per tutti i livelli istituzionali di competenza regionale.
Ma, forse, è più probabile che sia in atto una pianificazione scientifica per sostituire molti Sindaci attualmente in carica da due mandati impedendo loro di ricandidarsi per dar spazio ad altre candidature di diverso colore politico che in questo modo sarebbero facilitati a vincere le elezioni.
Di tanto è protagonista principe il Presidente della Regione che non tiene in considerazione la sensibilità di questa Regione, dell'opportunità che ci è data per la specificità dello Statuto di autonomia.
La Presidente fa ciò che dice Roma perché così soddisfa la sua ragione politica: sostituire chi stava prima.
Questo suo atteggiamento e' pericoloso perché iconoclasta.
Se tale disegno dovesse tradursi nella realtà dei fatti, come purtroppo potrebbe verificarsi vista l'insistenza del Governo Serracchiani, potremmo affermare che non c'è proprio limite alla decenza!
Addì, 03 ottobre 2013