Lavorare duro per superare la crisi!
La legge di Stabilità aggiunge nuove difficoltà alle prospettive di sviluppo economico della Regione (un miliardo di euro di riduzione della spesa a carico delle Regioni, comprese quelle speciali).
Ne consegue che anche il FVG dovrà ridurre le spese del proprio bilancio per contribuire all'abbassamento del debito pubblico dello Stato.
Tutto ciò si aggiunge al grande problema lasciato in eredità dal Governo Tondo riguardante il patto dei trecento settanta milioni siglato con Tremonti a cui la Regione deve corrispondere ogni anno versando quella somma al Governo nazionale.
E, come non bastasse, sembrerebbe che il Governo Letta non consideri prioritario il finanziamento di centosessanta milioni quale contributo per la terza corsia, preferendo finanziare, come previsto dalla legge di Stabilità, altre importanti arterie viarie del nord.
Ed è evidente che se in sede di conversione in legge del provvedimento di Stabilità non sarà posto rimedio la situazione finanziaria della Regione peggiorerà notevolmente stante l'enorme costo della terza corsia che oltre tutto sembra veder lievitare la previsione di spesa.
Ma questa situazione aggraverà ulteriormente le già difficili condizioni della finanza regionale perché si è tergiversato e si continua ancora a farlo non facendo le riforme dei comparti più rilevanti per ammodernarli e che, oltre tutto, assorbono gran parte delle risorse del bilancio.
Quindi, ora, il Governo regionale di centro sinistra dovrebbe da un lato accelerare i tempi per le riforme della sanità, enti locali, riorganizzazione del sistema delle partecipate e del trasporto pubblico locale al fine di rendere sostenibile il proprio bilancio anche al fine di avviare politiche di sviluppo e, dall'altro, far valere il peso della autonomia e specialità presso il Governo nazionale con il coinvolgimento dei Parlamentari regionali.
Diversamente non sarà possibile avviare politiche di sostegno all'economia e alle famiglie con gli effetti fortemente recessivi che da ciò ne deriverebbero.
La Regione dovrà lavorare duro per superare la crisi facendo un cambio di passo che lasci dietro di sé l'indecisione e il continuo rinvio delle scelte politiche che finora l'ha contraddistinta.
Addì, 17 ottobre 2013