BISOGNA DIFENDERE IL TERRITORIO!
Siamo alla vigilia della discussione della finanziaria regionale per il 2014 con tutte le difficoltà legate alle minori risorse che costringono amministratori e legislatori a scelte prioritarie per una buona gestione del territorio e dei servizi per i cittadini.
Sfogliando la finanziaria ci si accorge che i tagli per far quadrare i conti, non solo sono innumerevoli ma pure irrazionali perché lineari e privi di un qualsivoglia piano di programmazione che dia logicità a una buona iniziativa politica.
Oltre alle riforme solo annunciate e rinviate ad altri tempi non ravvicinati, si constata che comparti assai complessi e sensibili come sanità e sociale subiscono tagli pesantissimi, c'è una scarsissima attenzione agli interventi di prevenzione sul territorio.
Poco o niente é stato previsto per manutenzioni ordinarie dei versanti e corsi d'acqua; altrettanto per interventi di sistemazione idrogeologica; nulla per la realizzazione delle grandi opere idrauliche necessarie alla difesa delle popolazioni rivierasche.
E pensare che il cambiamento del clima, con le conseguenti e sempre più frequenti avversità atmosferiche che stanno colpendo con durezza inusitata aree territoriali del nostro Paese e che hanno segnato pesantemente anche la nostra Regione, richiederebbe un piano di programmazione per interventi di prevenzione per la salvaguardia dei cittadini.
Tutti ne parlano solo al momento del verificarsi dell'evento calamitoso ma poi, con un colpo di bacchetta magica, tutto ritorna nel dimenticatoio e nessuno fa più niente.
Non si dice più nulla di che cosa si vuol fare delle opere previste dal piano stralcio dell'autorità di bacino dell'alto adriatico di Venezia.
Vige un silenzio incredibilmente pericoloso sia per i cittadini della bassa friulana, sia per quella pordenonese. Forse si confida che il nostro territorio non sia soggetto a forti avversità stante che nel recente passato è stato già abbondantemente colpito.
Purtroppo non é così perché il pericolo è sempre dietro l'angolo. Quindi bisognerebbe che il Governo regionale fissasse precise priorità finanziarie quale proprio quella relativa alla difesa del suolo.
Diversamente continuerà il rimpallo delle responsabilità tra un'autorità e l'altra mentre la popolazione continua a soffrire nel veder colpita la propria abitazione e a piangere per la perdita dei propri cari, perdite che ormai si verificano con troppa frequenza.
Quindi prima che sia troppo tardi, bene farebbe la Regione a definire un piano d'intervento con i relativi stanziamenti finanziari assolutamente necessari e improrogabili per la difesa del territorio.
Addì, 25 novembre 2013