Tra il dire e il fare c'é di mezzo Renzi !
Con l'arrivo di Matteo Renzi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri si apre una fase nuova per il Paese che potrebbe dare impulso alla ripresa economica proprio sulla base delle promesse fatte dallo stesso Renzi. Infatti egli ha assicurato che in pochi mesi saranno approvate molte riforme, dalla legge elettorale, ai pagamenti dei crediti vantati dalle imprese, a quella del lavoro, alla sburocratizzazione e così via. Come non essere favorevoli a cotanta manna che scende dal cielo promessa dal Presidente del Consiglio nonché capo del più grande partito del Paese che è il PD? Difficilmente possiamo immaginare che prima di avanzare tali proposte, Renzi non abbia verificato come darne concreta attuazione innanzitutto individuando le risorse finanziarie senza le quali nulla potrebbe essere fatto? Quindi immaginiamo che verifiche in tal senso siano state senz'altro fatte e che di conseguenza ci si trova di fronte alla vigilia di riforme epocali con le quali ci metteremo al passo con gli Stati più avanzati europei a partite dalla Germania che le riforme le ha fatte davvero. Speriamo che dopo i primi passi politici fatti da Renzi che non sono stati propriamente un esempio di coerenza a partire dal brutto modo con cui ha defenestrato Enrico Letta, possa essere capace di un reale e concreto cambiamento del Paese. Ma dopo aver ascoltato i buoni propositi Renziani bisogna chiedersi se esiste davvero un progetto capace di far uscire l'Italia dalle secche in cui si trova e dove si reperiranno i soldi necessari. E qui, sorge il primo dubbio proprio per aver sentito da esponenti del Governo Renzi che ci saranno tassazioni sui titoli di Stato acquistati dai cittadini anche se subito dopo smentiti da Palazzo Chigi. Oppure è stato anche detto che appositi tagli alla spesa pubblica daranno risorse per ridurre il Cuneo fiscale. Ma nulla si dice circa le modalità con le quali s'interverrà e specialmente dove. Può essere che ciò nonostante si farà qualcosa di buono per il Paese perché Renzi con il suo discorso al Parlamento ha dato ampie assicurazioni diffondendo certezze che a questo punto non potranno essere disattese. Quindi non ci rimane altro da fare che attendere fiduciosi l'approvazione delle tante riforme annunciate senza le quali, però, il Paese continuerebbe il grave declino che è già iniziato. C'è da augurarsi che Renzi non si limiti alle chiacchiere ma abbia la piena consapevolezza che con l'Italia non si può più scherzare. Il progetto per le riforme, il taglio della spesa con l'adeguamento della pubblica amministrazione per renderla più efficiente non può più prescindere da una rapida e concreta legiferazione che dia leggi applicabili diversamente da quanto, troppo frequentemente, si è verificato nel passato. Comunque, presto si andrà al vedo, come si direbbe in una partita a poker, e non bisognerà aspettare molto perché Renzi, nonostante rappresenti il nuovo che avanza, sia giudicato per ciò che effettivamente saprà fare! Ci auguriamo di non dover constatare che tra il dire e il fare c'é di mezzo Renzi.
Addì, 26 febbraio 2014