Castagna: fumo negli occhi e troppi condizionali per la terza corsia!
Le dichiarazioni di Maurizio Castagna sembrano rassicuranti circa la realizzazione della terza corsia e di tutte le opere previste nel piano finanziario di Autovie Venete.
Fosse così, in effetti, potremmo stare tranquilli anche se ci preoccupa il fatto che all'interno delle varie dichiarazioni rilasciate da Castagna ci siano tanti condizionali e quindi tanti "se" e tanti "ma", questo ci fa presupporre che molto di quanto da lui sostenuto sia più un auspicio che una vera e propria sostanza.
L'unico elemento fondato e' che la società è impegnata nella revisione del piano finanziario che, secondo quanto sostenuto dalla presidente della regione nonché commissario straordinario, dovrebbe essere un "piano asciutto", il che fa ritenere che ci saranno inevitabilmente dei tagli e questo é in evidente contrasto con quanto affermato dall'amministratore delegato di Autovie.
Ci auguriamo le dichiarazioni di Castagna si possano davvero concretizzare, ma quello che non si capisce ancora è la fonte dei finanziamenti.
Infatti, e questo lo fa capire lo stesso Castagna, la trattativa con le banche si è arenata (speriamo momentaneamente) e il prestito della cassa depositi e prestiti di 150 milioni é prossimo alla scadenza per il suo accreditamento e quindi dovrà essere necessariamente ricontrattato.
Tanto é che, non a caso, lo stesso dirigente della società dice che bisognerà chiedere alla cassa depositi e prestiti un importo di gran lunga maggiore.
Se poi, come si rileva dalle dichiarazioni, tutto rimane legato alla proroga della concessione, diventa ancor più incomprensibile come si possa pensare che partano lavori a breve o comunque entro il 2014.
Fermo restando che anche questo rimane l'auspicio di tutti, par di capire che, al di la' di tutto, quelle di Castagna siano state più che altro dichiarazioni rilasciate a fronte di un silenzio assoluto che regnava attorno Autovie Venete dettate per tranquillizzare il tessuto economico regionale e i cittadini (ammesso che ai cittadini interessi qualcosa). Comunque un elemento appare certo, ovvero il fatto che la società debba fare i conti con una situazione finanziaria non facile.
Quindi ritenere che si possano davvero realizzare tutte le opere previste, appare una pia illusione e tanto fumo negli occhi.
Inoltre, vista la critica di Castagna al piano finanziario precedente, considerato che lo stesso piano era stato avallato dal Presidente Terpin, appare quanto meno contraddittoria la sua dichiarazione in merito al fatto che con Terpin va tutto bene, cosa che, da quanto trapela dalla società, pare sia alquanto infondato.
Addì, 20 marzo 2014