RAZZIA NEL PORDENONESE
Per la provincia di Pordenone si profila una situazione assai preoccupante da un lato e pericolosa dall'altro causa la mancanza di un disegno strategico per la sua salvaguardia che, pur di fronte a difficoltà di vario genere, possa arginare il pericoloso declino che sta subendo.
Le istituzioni vivono una stagione di enormi difficoltà gestionali ed economico-finanziarie dovute alla crisi ma anche e soprattutto, alla sua classe dirigente che segna il passo non solo per mancanza di risorse ma, specialmente, per la mancanza di una visione lungimirante che dia speranza a un nuovo corso.
Il nostro territorio vive una fase drammatica che rischia di fargli perdere posizioni importanti conquistate nei decenni passati.
Perdita di autorevolezza politica che non consente più di tutelare servizi sanitari ospedalieri ed eccellenze di ricerca scientifica come il CRO di Aviano in quanto per la furiosa pervicacia di voler fare a tutti i costi riforme, si perde di vista la necessaria obiettività che assicuri equilibrio territoriale ed efficienza dell'organizzazione sanitaria.
Ma, come non bastasse, non solo si rinuncia d'emblée a continuare la politica di perequazione finanziaria per l'ospedale di Pordenone che soffre di un forte disequilibrio rispetto quello di Udine e Trieste, ma si accetta supinamente il progetto di trasferire funzioni ospedaliere e oncologiche di eccellenza in strutture sanitarie di altra provincia.
Si assiste impotenti al perpetrarsi di condizioni già viste con il governo Tondo che con la connivenza dell'allora Sindaco di Pordenone è riuscito nell'intento di perdere cinque anni per la costruzione del nuovo ospedale con le conseguenze immaginabili anche sotto il profilo della perdita di molte professinalità mediche.
Quindi non muore solo l'Ente Provincia ma anche tanto altro é destinato a soccombere come il Consorzio Universitario e presto pure il Polo Tecnologico che sarà cancellato per merito delle famose riforme che, costi quel che costi, si debbono fare.
E si giustifica tutto ciò in nome della spending review. Va da se però, che questo vale da noi, mentre vale molto meno se non nulla nella vicina Provincia di Udine oltretutto con il colpevole e connivente silenzio della politica pordenonese.
Addì, 27 giugno 2014