Il silenzio non paga !
Non è solo il periodo feriale che ha posto il silenziatore al problema dell'ammodernamento dell'A4 che prevede la realizzazione della terza corsia con tutte le varie opere accessorie previste dal progetto generale.
Evidentemente ci sono altri problemi che hanno fatto passare in sordina le molte questioni che girano attorno alla più grande opera viaria regionale, e non è certamente sufficiente la recente visita che i maggiorenti della Regione e della Società di Autovie Venete hanno fatto al cantiere del primo lotto, per tranquillizzare gli animi preoccupati. I problemi sono tanti, perdi più molto complessi e di non facile soluzione.
Il nuovo piano finanziario dell'opera è ancora a Roma in attesa di approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture, la trattativa con le banche per ottenere il finanziamento non c'è più in quanto i termini per quella precedente sono scaduti e, infine, c'è l'interdittiva che ha bloccato, con la revoca all'impresa, la realizzazione del terzo lotto.
Per dirla tutta, da un anno e mezzo circa, al di là dei lavori in corso che giova ricordare sono stati assegnati nella precedente legislatura, nulla si muove, tutto è fermo con l'attuale Governo regionale. Stante la fotografia esistente sullo stato della terza corsia, i tempi necessari a una possibile ripresa delle attività sono sicuramente molto lunghi.
Infatti, solo per riprendere i lavori del terzo lotto ci saranno tempi cosi dilatati che comporteranno oneri finanziari aggiuntivi rilevanti sia si stabilissero le condizioni per riassegnare i lavori all'attuale impresa, sia si arrivi all'aggiudicazione alla seconda impresa migliore offerente, sia si debba fare una nuova gara d'appalto.
Se si considera poi, che il finanziamento per il terzo lotto non c'è (salvo che non si voglia fare l'opera senza copertura finanziaria come accadde in precedenza), è evidente che la situazione si complica ancor di più.
Ad oggi, dunque, manca l'approvazione del nuovo piano finanziario che impedisce di andare alla ricerca del mutuo per riprendere i lavori e di conseguenza l'impossibilità di avviare una nuova gara che individui la miglior offerta da parte degli istituti bancari, a meno che il Governo nazionale non finanzi con fondi propri la realizzazione della terza corsia fatto questo piuttosto improbabile.
Quindi non è sufficiente visitare i cantieri ma bisogna dare concretezza a ciò che oggi appare con grande evidenza, assai aleatorio.
Addì, 19 agosto 2014