All'Italia serve un Presidente super partes
Dopo le dimissioni di Napolitano, grande punto interrogativo per il suo successore. Tanti candidati ma, forse, ancora non si restringe ai pochi o ancor meglio a colui che più di tutti potrebbe rappresentate in questo momento il Presidente della Repubblica italiana.
Questa lunga premessa vuole solo evidenziare che, in questo momento, sarebbe opportuno spostare l'attenzione da qualsiasi figura politica, pur di grande merito, per garantire, a priori, la vera funzione che deve avere il Presidente della Repubblica così come previsto dalla Costituzione. In questi anni, purtroppo, Napolitano, talvolta, ha dovuto vestire anche una funzione politica di grande responsabilità e di “direzione”.
Ruolo insolito per il Presidente della Repubblica, poiché, come sappiamo, è più un ruolo istituzionale e rappresentativo che di governo. In realtà in questi anni Napolitano ha dovuto stravolgere il suo ruolo per la scarsa funzione e determinazione nella vita politica del Paese dei partiti sia di governo che di opposizione.
Inevitabilmente, ciò ha fatto pensare, supporre o quanto meno che in talune occasioni, sia pur con equilibrio, la figura politica di Napolitano e la sua storia abbiano in qualche modo condizionato le scelte. Ora, per ridare valore alla politica e ai partiti e riportare equilibrio per garantire un buon governo, si rende necessario veramente una figura di grande carisma, di rilevante esperienza nei vari campi della società e che, in qualche modo, risulti essere più super partes di quanto potrebbe essere una figura politica.
Tutto ciò farebbe bene prima di tutto agli italiani, poi al governo e, infine, a evidenziare come la politica deve riprendere il proprio ruolo ed essere più garantista dei soli scopi e principi di buon governo.
Renzi, invece, pare essere poco convinto di questa necessità ed evidenzia ancora troppa debolezza sulla possibilità di proporre un nome ampiamente condiviso. La prima ragione è, male per lui, sentirsi sempre e comunque a briglie sciolte, non avere ostacoli per il suo governo e sulla evidente anomalia in merito al ruolo che ricopre. Renzi non può e non deve mai dimenticare che non è stato eletto politicamente dalla maggiorana di tutti gli elettori italiani. È la sua debolezza, è la sua paura ed è la sua arroganza. Una ragione in più per cercare, volere ed eleggere davvero un Presidente super partes.
Addì, 16 gennaio 2015