Non è tutt'oro ciò che luccica!
Sulla terza corsia c'è una notizia positiva per la imprenditoria friulana con la conferma del Consiglio di Stato della sentenza già pronunciata dal Tar Fvg che annullava l'interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Udine che impediva l'avvio dei lavori del terzo lotto della terza corsia da parte della impresa Rizzani - De Eccher.
Tutto bene quindi? Mah!! In questo caso la prudenza è d'obbligo perché rimangono, infatti, del tutto non risolti altri due nodi particolarmente importanti.
Il primo, legato alla revisione del piano finanziario di Autovie Venete le cui attività sono ormai in corso da quasi un anno e che, però, anche in considerazione delle note problematiche sollevate dalla UE in materia di proroga delle concessioni autostradali, non vede ancora una data certa per la sua approvazione da parte del Ministero dei Trasporti.
La seconda, non del tutto scollegata dalla prima, riguarda la definizione e contrattualizzazione del finanziamento complessivo necessario per la realizzazione delle opere che, comunque, giunti a questo punto, è certo che non riguarderà l'intera terza corsia ma, nella migliore delle ipotesi, la realizzazione del terzo lotto e forse di qualche stralcio del quarto.
Oltretutto, non è ancora chiaro l'ammontare complessivo delle risorse necessarie anche perché non è del tutto sicura l'erogazione dei promessi contributi Statali che per il 2015 ammontano a circa 100 milioni. Dovessero mancare all'appello tali risorse, la questione si complicherebbe ulteriormente. L'esperienza passata insegna che la conclusione di contratti di tale entità e complessità, non richiede certo poche settimane. E, in più, è ormai prossima la scadenza dell'attuale consiglio di amministrazione di Autovie Venete (giugno).
La pronunzia del Consiglio di Stato, peraltro, per quanto positiva, preclude tuttavia definitivamente la possibilità di frazionare l'opera in piccoli lotti, certamente più facilmente realizzabili sia in termini finanziari che tecnici e che avrebbero coinvolto anche la piccola e media imprenditoria regionale le quali con le grandi dimensioni dei lotti dettati dalla precedente gestione commissariale, le escludevano. E, tutto ciò, con buona pace della Presidente Serracchiani che si era impegnata a fare piccoli lotti ma che ora, ahimè, non potrà più farli!
Addì, 14 marzo 2015