Friulia come il deserto dei tartari
Dovevano fare il piano industriale di Friulia ancora un anno fa, ma a tutt'oggi nulla si vede all'orizzonte. Una stranezza che desta non poche perplessità e dalle quali scaturiscono diverse domande sul motivo vero di questo stato d'impasse. Non è pensabile che il Presidente di Friulia non lo abbia predisposto per mancanza di volontà, conoscendo le sue doti e la sua capacità di elaborazione delle strategie finanziarie.
Quindi ci saranno sicuramente altre ragioni che impediscono la costruzione del nuovo piano strategico di Friulia proprio nel momento in cui le imprese del territorio hanno bisogno del massimo sostegno. Forse si potrebbe pensare che in Friulia non ci sono più soldi da investire per il sistema produttivo. Se così fosse, è evidente che la gravità della situazione richiederebbe che la Regione affrontasse subito questa situazione al fine di rilanciare una nuova politica industriale in favore delle aziende.
Però, si possono fare delle valutazioni proprio alla luce del recente aumento del capitale sociale di Friulia che, evidentemente, non è sufficiente per risolvere i suoi tanti problemi ancora aperti. Come non sono sufficienti gli introiti derivanti dai dividendi di Autovie Venete con una parte dei quali, Friulia assicura il pagamento delle spese di funzionamento della struttura. Per il resto sembrerebbe che le sue casse siano più o meno vuote per cause di varia natura come, per esempio, le diverse insolvenze dovute a mancati rientri e da investimenti sbagliati fatti attraverso altre finanziarie.
Situazioni che si sono verificate con la primaria responsabilità dell’allora Governo Tondo che anche su questo versante non ha dimostrato grandi capacità. Ora, Friulia cerca disperatamente di reperire nuove risorse, magari con il coinvolgimento nel suo assetto azionario di Finest che dispone di una buona disponibilità di cassa che potrebbe aiutare Friulia a superare la difficile situazione in cui versa. Ma se questo dovesse corrispondere alla realtà dei fatti, il rischio di mettere in forse l'esistenza di Finest sarebbe molto alto considerato che gli interventi della finanziaria per l'est sono regolati dalla Legge Statale 19 del 1991 realizzata per essere utilizzata solo per quegli scopi Statutari.
Speriamo che un pasticcio del genere non si realizzi perché, diversamente, con un solo colpo, si cancellerebbero due finanziarie. Quindi sembra che anche il Governo Serracchiani segua le orme di quello dell’ultima legislatura che si era distinto per aver bloccato qualsiasi genere di operatività della finanziaria regionale così come oggi si nota che la finanziaria regionale non fa alcun intervento in favore della piccola e media impresa.
Addì, 26 marzo 2015