Cresce il malcontento in Regione
Si sentono e non più tanto lontano, suoni di guerra provenienti dall'interno della maggioranza che sostiene il Governo di centro-sinistra. I motivi sono molteplici. Innanzitutto quelli derivanti da una conduzione politica che lascia molto a desiderare per gli atteggiamenti autoritari della Presidente ma anche in quanto molti esponenti della maggioranza che per ora mantengo ancora sopito il loro disagio per essere rimasti fortemente delusi dalla pochezza dei risultati che le poche riforme approvate, avrebbero dovuto dare.
Non si lesinano le proteste di molti Sindaci per il nuovo sistema delle autonomie locali, come d'altra parte non si nascondono da parte degli operatori sanitari, le perplessità e anche i forti disappunti per un sistema socio-sanitario che proprio dopo la riforma, fa acqua da tutte le parti.
A ciò bisogna aggiungere che i comparti produttivi non hanno quel sostegno che si aspettavano dalla Regione e che delle tante crisi industriali in essere poco o niente riesce a fare l'assessorato competente nonostante la continua presenza della Presidente. Ed è anche per questa ragione che l'assessore preposto è stato depotenziato da Serracchiani che lo ha privato di una delle deleghe più importanti, quella dell'agricoltura, subito attribuita a un nuovo (il nono) assessore, rimangiandosi la conclamata spending review della quale si era riempita la bocca all'inizio della legislatura. Fatto questo che ha costretto il gruppo consiliare a nominare un nuovo capo gruppo che ha provocato tanta conflittualità.
Quindi tanti malesseri che potrebbero sfociare in qualcosa di più grave per la maggioranza visto che negli ultimi giorni un altro fatto ha coinvolto uno dei suoi consiglieri. Vedremo come andrà a finire anche questa situazione che comunque sta già creando ulteriori elementi di difficoltà al centro-sinistra e, in particolare, alla Presidente della Regione che dovrà decidere sul da farsi. Vedremo se resterà in linea con le dichiarazioni fatte nel recente passato o se cambierà posizione come oramai ci hanno abituato non solo lei ma anche il suo partito che applica le regole a seconda della miglior convenienza.
Forse, quanto accade è la conseguenza della palese svalutazione del ruolo di Serracchiani a livello nazionale che la sta progressivamente oscurando. Quindi, nubi sempre più minacciose si addensano sul governo regionale e sulla sua Presidente preludio di una possibile crisi. Vedremo se almeno in questa circostanza l'opposizione sarà capace di battere un colpo o se, imperterrita, rimarrà silente!
Addì, 29 maggio 2015