ADDIO ALLA REGIONE FVG?
Purtroppo la nostra Regione sta vivendo una stagione che la penalizza fortemente. Non è solo l'indebolimento della sua autonomia che la rende vulnerabile ma anche la politica di accentramento voluta anche dall'attuale Governo nazionale a guida Pd. Alla base c’è un disegno diabolico che da un lato vuole dare potere allo Stato e dall'altro svuotare le potestà delle regioni siano a statuto ordinario o a statuto speciale. Il tutto ammantato dalla esigenza di dare maggiore efficienza alle istituzioni addebitando alle regioni la causa dello spreco di risorse pubbliche. Non è più sufficiente la politica del decentramento che ha sperperato denaro pubblico senza dare i risultati sperati. Insomma le Regioni non hanno dato esempio di buona amministrazione ed è anche per questo motivo che nel disegno nazionale di buona parte del centro sinistra si pianifica la loro diminuzione. quella che si prospetta è una situazione particolarmente difficile con la possibile sparizione della nostra regione, assorbita dal Veneto, un problema che va ben la perdita della autonomia e specialità regionale. La questione infatti,va ben oltre le politiche di piccolo cabotaggio locale che, tra l'altro, trovano scarsa attenzione da parte dei cittadini al momento più preoccupati del loro futuro lavorativo in una Regione dove il lavoro è fortemente diminuito con molte aziende in difficoltà. Chi di dovere, dovrebbe incentrarsi prima di tutto sul mantenimento della regione avviando un dibattito politico con il governo nazionale propenso invece a cancellarla. Solo partendo da questo punto sarà possibile rilanciare politiche regionali che restituiscano quell'autorevolezza perduta, oggi molto lontana dai tempi in cui si ideavano innovazioni e progetti che ottenevano ammirazione anche dalle altre regioni, diventando esempio nazionale. Oggi non c'è più tempo di tergiversare, ci vogliono iniziative fortemente credibili e soprattutto unitarie per salvare la Regione Friuli Venezia Giulia dalle invasioni legislative nazionali. Meglio sarebbe chiarire subito se si vuole sostenere il disegno di chi vuole eliminarla o di chi vuole ancora mantenerla in vita.
Addì, 28 luglio 2015